E’ ferma, cortese, aperta al dialogo la risposta del Direttore Generale della SIAE, Gaetano Blandini al mio post di ieri nel quale manifestavo qualche dubbio e perplessità circa le modalità con le quali la SIAE ha deciso di procedere alla selezione di ventotto nuovi agenti mandatari, destinati a rappresentarla sul territorio.

Nessuna intenzione di cedere a favoritismi o nepotismi nella selezione ma, semmai, al contrario la volontà di scongiurare il rischio che ciò avvenga come, sfortunatamente, già accaduto in passato. E nessuna intenzione, neppure di gestire la selezione in modo poco trasparente tanto che il DG di SIAE, nella sua lettera, mi invita a far parte della Commissione esaminatrice che selezionerà – tra quanti hanno frattanto inviato la propria candidatura e parteciperanno alla prova in programma per il prossimo 5 luglio – i vincitori.
Dico subito – proprio per una questione di trasparenza – che avrei volentieri accettato la proposta del Direttore Generale ma l’ho invece rifiutata: rappresento, da avvocato, alcuni clienti contro SIAE e non mi è sembrato deontologicamente corretto, finire – sebbene gratuitamente ed a “fin di bene” – a “lavorare” per SIAE.

Ritengo, tuttavia, opportuno pubblicare, qui di seguito, per esteso la lettera ricevuta dal Dr. Blandini per evitare di proporne ai lettori un’interpretazione necessariamente soggettiva.
Trovo interessanti molte delle puntualizzazioni che vi sono svolte e non ho, ovviamente, motivo di dubitare di quanto il DG scrive.
Nessuna delle argomentazioni contenute nella lettera, però, mi convince della circostanza che fosse davvero necessario limitare a soli sette giorni la pubblicazione dell’invito a partecipare alla selezione e “blindare” cos’ tanto il processo di valutazione dei candidati.
Intendiamoci, SIAE non era e non è tenuta a niente di diverso ma, forse, per il futuro, allungare il periodo di pubblicazione dell’avviso di selezione e rendere più trasparente – ex ante anziché ex post – il processo di valutazione, farebbe bene a tutti ed andrebbe nel senso auspicato proprio dal Direttore Generale di garantire maggior obiettività e trasparenza alla selezione, consentendo alla SIAE di scegliere, davvero, i migliori.

Questi fatti e queste le mie opinioni sulla posizione del Direttore Generale; qui di seguito il testo integrale della lettera perché ciascuno possa – come è giusto che sia in un sistema di informazione libera – formarsi il proprio convincimento e dire la propria. (GS)

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Gentile avvocato,

faccio riferimento al nostro colloquio telefonico e all’articolo a sua firma pubblicato su  ilfattoquotidiano.it del 26 giugno u.s.

Come già anticipato, l’articolo non mi  è piaciuto ed  è oggettivamente errato. Ma non importa.

Le scrivo per riepilogare informazioni ed atti rilevanti, e per formularLe una proposta che mi auguro la convincerà  della correttezza del mio operato e di quello di SIAE.

Partiamo dai fatti. Al mio arrivo in SIAE nel gennaio 2010 rimasi particolarmente colpito dalla circostanza che tra i poteri del Direttore Generale ci fosse quello di nominare discrezionalmente e con procedure che non esito a definire risibili gli agenti mandatari. Proprio perché, già all’epoca consideravo centrale il ruolo degli agenti mandatari nell’attività della SIAE, ma anche rispetto al fatto che l’ attività potesse essere d’interesse per molte persone e, infine, ritenendo non corretto per il bene della SIAE l’uso di poteri discrezionali incontrollabili, sono stato io stesso a proporre nuove e trasparenti procedure per la selezione ed il reclutamento degli mandatari SIAE. Sono state quindi adottate nel passato recente ben tre delibere per fissare i requisiti principali di partecipazione alla selezione: svolgimento della selezione, composizione della commissione e quant’altro necessario.

L’obiettivo era e resta quello di migliorare la professionalità dei nostri mandatari. E’ un lavoro che richiede specifica preparazione, continuo aggiornamento e spirito di sacrificio (gli accertamenti si svolgono soprattutto di notte).

In tal senso abbiamo anche implementato l’attività ispettiva, procedendo a revocare, come Lei ha correttamente  rilevato, i mandatari che operavano non correttamente o peggio illegalmente (spero non Le sarà sfuggita la nostra recente collaborazione, in Campania, con la Magistratura e la GdF).

Uniche possibilità di deroga per assegnazione diretta, sono istanze di nostro personale che faccia domanda e che abbia quelle specifiche competenze (abbiamo valutato positivamente 4 assegnazioni),  ovvero appartenenti  a forze di polizia sempre in possesso di idonei requisiti ( mi riferisco in particolare alla Guardia di Finanza).

La prima selezione con le nuove procedure si è tenuta a Roma il 3 gennaio 2012. Sono pervenute 1.039 candidature e hanno partecipato 460 persone. Sono state assegnate 37  mandatarie

In una fase ancora successiva, rispetto a mandatarie di rilevante peso economico, si è invece ritenuto di procedere ad un interpello riservato agli agenti mandatari già in servizio, per consentire ai più meritevoli di poter crescere andando ad occupare agenzie mandatarie di maggiore peso economico, ma soprattutto per provare a riposizionare gli agenti mandatari che, nel processo di riorganizzazione del territorio, avevano visto soppresse le proprie piccole agenzie. Da questo punto di vista siamo riusciti a ricollocare 25 mandatari che avevano visto la propria agenzia soppressa a causa della citata riorganizzazione territoriale, che è stata operata al fine di ottenere un equilibrio nella distribuzione delle mandatarie razionalizzando i costi.

Con la delibera del 31 maggio 2013 ho inteso, da un lato, riservare la partecipazione a candidati esterni (come già ho spiegato le procedure di interpello interno si erano già svolte), dall’altro, proprio perché uno dei fattori fondamentali per svolgere bene questo tipo di attività è la conoscenza del territorio, chiarire che la selezione era riservata a candidati che avessero la residenza nella regione presso cui si trova la mandataria da assegnare.

Quanto alla tempistica di svolgimento della selezione, essa risponde a mere esigenze organizzative. Prima tra tutte quella di cercare e contrattualizzare una location, possibilmente vicina agli uffici della Direzione Generale, dove svolgere le prove scritte.

Perché comprimere la selezione entro luglio? Anche questa decisione deriva dall’esperienza della prima selezione del gennaio 2012. Un allungamento dei tempi fu all’epoca considerato come rischio di disincentivo ad una più ampia partecipazione. Abbiamo quindi ritenuto di fissare subito e a brevissimo una data finale perché poi la Commissione si dovrà riunire per valutare circa 400 prove scritte e successivamente fissare le date per le prove orali.

Tutto questo del resto deve avvenire prima del “generale agosto”, per consentire di avviare le procedure di assegnazione già dal mese di settembre non prolungando così sine die le reggenze ad altri mandatari che già devono presidiare i propri territori.

Per quanto attiene infine la “valutazione riservata” e la specifica che “non verrà formata una graduatoria finale”, l’integrazione con queste formulazioni rispetto al bando precedente, che non le prevedeva, deriva dalla circostanza che nella selezione del gennaio 2012 alcuni partecipanti avevano ritenuto di adire le vie giurisdizionali. Con una recente sentenza il Consiglio di Stato, pur riconoscendo il diritto di accesso agli atti, ha sostanzialmente chiarito che le procedure selettive di SIAE (che, come noto, in virtù della legge 2/2008 opera in base a norme di diritto privato) non sono assimilabili ad un concorso pubblico o alle altre procedure comparative di diritto pubblico e che sia sempre richiesta la ricorrenza dell’intuitu personae ai fini della stipula del contratto di mandato, dopo la verifica dell’idoneità dei soggetti.

Dunque, nessun amico degli amici. Nessuno strano disegno, ma piena correttezza. Augurandomi di aver chiarito, La invito formalmente a fare parte della Commissione di valutazione affinché possa personalmente verificare che non c’è alcuna volontà di “pilotare”, “inquinare” o “condizionare”.

Resto in attesa di una sua formale accettazione e Le porgo i miei saluti.

Gaetano Blandini

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