Gli italiani troveranno un ribasso dello 0,6 per cento sul gas e un aumento dell'1,4 per cento sulla luce. L'aggravio per la luce sarà di 7 euro, mentre il risparmio derivante dal gas sarà di 7 euro: aumento e risparmio, dunque, si compenseranno. La decisione è dell'Autorità per l'energia
Scende il gas e sale la luce. In bolletta, dal prossimo primo luglio, gli italiani troveranno un ribasso dello 0,6 per cento sul gas e un aumento dell’1,4 per cento sulla luce. L’aggravio per la luce sarà di 7 euro, mentre il risparmio derivante dal gas sarà di 7 euro: aumento e risparmio, dunque, si compenseranno. La decisione è dell’Autorità per l’energia. La riduzione del gas fa parte delle riduzioni iniziate da aprile scorso che, per effetto dell’introduzione del nuovo metodo di aggiornamento della materia prima approvato dall’Autorità porterà ad una riduzione complessiva del 7 per cento entro l’anno.
“Il nuovo metodo – si legge in una nota dell’Autorità – prevede un maggior peso dei prezzi spot, attualmente più favorevoli rispetto a quelli dei contratti di lungo periodo, nel calcolo del prezzo del gas per i clienti serviti in tutela, pari al 20 per cento. La necessità di copertura della “componente RE”, ovvero degli incentivi per il “Fondo per misure ed interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili” ha tuttavia assorbito una maggiore possibile diminuzione. Dal 1° luglio, i prezzi di riferimento del gas saranno quindi di 88,44 centesimi di euro per metro cubo, in calo di 0,49 centesimi di euro, tasse incluse, rispetto al trimestre precedente”.
Per il cliente tipo la bolletta registra così un risparmio di 7 euro su base annua sul gas. Ciò comporta una spesa di circa 1.238 euro così suddivisa: 482 euro (pari al 38,92% del totale della bolletta) per la materia prima; 424 euro (34,28%) per le imposte che comprendono le accise (17,28%), l’addizionale regionale (2,30%) e l’Iva (14,70%); 59 euro (4,76%) per trasporto e stoccaggio; 173 euro (14,00%) per la distribuzione; 100 euro (8,04%) per vendita al dettaglio, commercializzazione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.
La nota dell’Autorità fa sapere inoltre che l‘aumento delle bollette dell’energia elettrica è il risultato “di una leggera diminuzione della materia prima, controbilanciato dall’atteso incremento dei costi di dispacciamento per garantire l’equilibrio e la sicurezza del sistema”. L’aumento netto per la famiglia tipo “risulta essere quindi pari all’1,4 per cento, con un incremento della spesa su base annua di 7 euro. Nel dettaglio, dal 1° luglio, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 19,196 centesimi di euro per kilowattora, con un aumento rispetto al trimestre precedente, di 0,260 centesimi di euro, tasse incluse”.
“La spesa media annua – conclude la nota – sarà quindi di circa 518 euro così ripartiti: 276 euro (pari al 53,27% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio; 75 euro (14,46%) per i servizi a rete (trasmissione, distribuzione e misura); 98 euro (18,98%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 69 euro (13,29%) per le imposte che comprendono l’Iva e le accise“.