Continua il botta e risposta tra il premier Enrico Letta e Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog dedica un articolo al primo ministro. “Capitan Findus Letta è così. Quando vede una piccola media impresa la affoga, ma per scherzo, come si fa tra amici. Il problema è che lo scherzo non gli riesce mai e l’impresa muore per mancanza d’aria. L’ultima stangata del “Nipote dello Zio” che annegherebbe un elefante è l’anticipo di 2,6 miliardi di euro per l’aumento degli acconti di fine anno. Sale dal 99 al 100% l’acconto dell’Irpef, dal 100 al 101% quello dell’Ires e dal 100 al 110% quello dell’Irap”.
Letta fa annegare la piccola media impresa, secondo l’ex comico di Genova. “Si tratta”, scrive “di una raffinata tortura dell’acqua, un waterboarding, una forma di annegamento controllato su misura per le imprese. Il problema delle PMI è la cassa, la liquidità, l’argent, i danèe. Le banche non fanno credito impegnate come sono a comprare titoli di Stato italiani. Lo Stato non rimborsa i crediti delle aziende arrivati a circa 130 miliardi. I clienti dilatano i tempi di pagamento a 120, 180 giorni, quando va bene, perché, quando va male, i clienti falliscono e il credito diventa di fatto inesigibile”. E l’attacco va al governo che pensa solo a “rimandare Iva e Imu”. “Cosa di meglio allora di un salasso alle imprese invece di tagliare costi inutili? La crisi delle piccole e medie imprese sta facendo crollare il gettito fiscale, che necessita di circa 800 miliardi all’anno, su cui si regge l’Italia. Cosa vuoi di più dalla vita e da Capitan Findus? Una spinta sott’acqua?”