Dopo la riforma che ha suddiviso in tante specifiche varianti la patente di guida generica, si interviene ora sull’esame per ottenerla. Dall’ottobre prossimo i candidati che vogliono conseguire le patenti A1, A2, B1, B e BE dovranno vedersela con 750 nuovi quiz che, aggiunti ai precedenti, portano il database in cui ‘pescare’ le 40 domande su cui verte l’esame teorico – che non cambia – a 7200 quesiti. Si è intervenuti anche sui vecchi quesiti: quelli ritenuti obsoleti verranno rivisti e reimpostati. Erano quesiti – come ammette la Motorizzazione – “che non erano più coerenti con la normativa vigente, ovvero che avevano creato maggiori problemi di interpretazione da parte dei candidati”.
I nuovi argomenti invece riguardano la regolamentazione amministrativa e sanzionatoria dei conducenti e delle patenti, i comportamenti ai passaggi a livello, l’uso delle luci e dei dispositivi di illuminazione, gli elementi strutturali dei veicolo che incidono sulla sicurezza della circolazione come pneumatici, freni, organi di trasmissione. Importanti e inediti anche i quiz che riguardano i motociclisti, soprattutto circa il comportamento che si deve tenere al volante di un’auto nei loro confronti. Ma i candidati dovranno essere informati anche sull’abbigliamento necessario per guidare una due ruote. Si tratta di un passo avanti verso una preparazione più approfondita dei patentati. Ma se non basta. Il rischio, comune tuttavia a tutte le prove a quiz, è quello di una preparazione mnemonica senza realmente entrare nel merito delle questioni trattate. Imparare a memoria le risposte di 7200 quesiti collegando la lettera giusta alla domanda in modo automatico è alla portata di un giovane dalla mente normalmente allenata.
Consentirebbe, teoricamente, di superare l’esame basato sulle 40 domande scelte a caso (con un margine di errore del 10%) anche con una scarsa conoscenza della lingua. Ma la Motorizzazione precisa che “i quiz saranno tradotti nei regimi linguistici tutelati dalla nostra Costituzione e i candidati che hanno difficoltà di lettura potranno ascoltarne in cuffia la lettura”. In Germania le domande sono tradotte da tempo in alcune lingue, in Spagna invece si è cercato di ovviare al rischio “memorizzazione” portando il data base delle domande a 15.500 quesiti. Il doppio dei nostri e doppiamente difficile da imparare tutti a memoria.