“Non c’è alcuna tensione sul tema della giustizia. Stiamo lavorando serenamente”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, parlando con i giornalisti a Napoli. Rispondendo ad una domanda se l’esecutivo sia a rischio sulla giustizia, dopo le parole del leader del Pdl Silvio Berlusconi, il Guardasigilli ha risposto: “Assolutamente no”. La Guardasigilli ha parlato anche al Mattino. Nell’intervista la Cancellieri spiega di essere certo “preoccupata” (“Se non lo fossi, sarei un’incosciente”). Tuttavia si dice convinta “che questo Governo ha i numeri e la forza di andare avanti”.
“Quello che abbiamo varato nel Consiglio dei ministri di mercoledì scorso – spiega il ministro – non è un provvedimento svuotacarceri. Casomai, se posso usare un gioco di parole, cerchiamo di riempirle di meno”. Il provvedimento “agisce soprattutto sugli ingressi in carcere”, non sulle uscite di delinquenti. “Ma buone carceri che svolgano la loro funzione, anche quella di recupero, sono proprio un contributo per una società più sicura e anche più civile nei confronti di chi ha sbagliato”. L’amnistia invece è “un provvedimento che appartiene alla politica e io sarò fedele seguace delle decisioni del Parlamento”. E comunque anche questa soluzione non è un “liberi-tutti”, precisa, perché “agisce per reati che prevedono pene molto basse, di solito si parla di tre anni”.
Parla di tutto, ma non di giustizia il ministro dell’Interno Angelino Alfano che oggi ha visitato Lampedusa. Il segretario politico del Pdl si concentra sulle dichiarazioni del Cavaliere sull’economia: “Ha usato parole chiare, ora tocca al governo dimostrare di essere in grado sull’economia di fare ciò che i cittadini si aspettano che faccia”. “Su Imu e Iva sono stati ottenuti due risultati concreti – insiste – a giugno si doveva pagare la prima rata dell’Imu e non si è pagata e a luglio doveva partire l’aumento dell’Iva e non è partito. Noi siamo al Governo come presidio per ridurre le tasse”. Ora, ha proseguito Alfano,“serve fare altri due passi. Entro il 31 agosto bisogna eliminare l’Imu sulla prima casa e poi evitare che l’aumento dell’Iva sia solo sospeso, ma abbia una sua durata. Ogni riduzione della spesa – ha aggiunto – dovrà finanziare la riduzione delle tasse o il loro mancato aumento”. “Tutto ciò che faremo puntiamo a farlo con la riduzione della spesa pubblica introduttiva. Noi siamo portatori nel governo di una ricetta liberale: meno spesa pubblica per ottenere meno tasse”.
Ma soprattutto sul possibile ritorno a Forza Italia: “Si punta a ricostituire una grande coalizione di moderati che possa tornare a vincere le elezioni” ha detto il vicepresidente del Consiglio. Quanto al Pdl e ai possibili malumori di chi non aveva fatto parte di Forza Italia (come gli ex An) secondo Alfano “in questa fase bisogna tenere unito il Pdl in vista del traghettamento verso Forza Italia. Il Pdl sarà la cornice della coalizione come fu la Casa delle libertà nel 2001, che è stata un’esperienza vincente. Il senso è quello di ricostruire una coalizione che abbia in Forza Italia il partito liberale e moderato con una capacità riformatrice forte e viva”. Il ministro ha poi minimizzato sugli attacchi al Governo provenienti dalle fila del centrodestra. “Non credo – ha spiegato – che ci sarà una accelerazione di questi attacchi, si tratta di fibrillazioni fisiologiche; anche nel Pd ci sono state polemiche per quanto riguarda gli F35”.