"Nessun incontro con Mr Tod's". Il presidente del Lingotto smentisce l'ingresso di Murdoch nel gruppo editoriale e garantisce che la casa auto è pronta ad assicurare un futuro ai suoi operai: ''Abbiamo portato avanti un piano di investimenti serio e siamo fiduciosi che porteremo avanti i nostri progetti”
“Non sono a conoscenza di incontri con Della Valle. L’unico incontro di cui sono al corrente è quello del patto (da cui mr. Tod’s è escluso, ndr) che dovrebbe svolgersi a fine mese quando il processo di aumento di capitale sarà concluso”. Con queste parole il presidente della Fiat, John Elkann ha messo una pietra sopra al vertice col patron della Tod’s sul riassetto dell’editrice del Corriere della Sera, Rcs. “Non so nulla, io vado in America”, ha aggiunto riferendosi alla sua imminente partecipazione alla regata Transpac a bordo di Maserati accanto a Giovanni Soldini.
Eppure l’incontro al vertice previsto per metà settimana, era stato annunciato a caratteri cubitali dai principali quotidiani italiani, Corriere incluso, nell’edizione di domenica 30 giugno. Secondo via Solferino, in particolare, l’appuntamento avrebbe dovuto coinvolgere anche Mediobanca e Intesa SanPaolo, i creditori-azionisti di Rcs, per una prova di dialogo tra i due soci forti del quotidiano all’indomani dell’annuncio della scalata della Fiat al giornale di cui il Lingotto tornerà ad essere primo azionista se Della Valle non deciderà di farsi avanti.
In generale per Rcs “di vento ce ne è stato tanto, è stata una tempesta che, come detto, settimana prossima si stabilizzerà. Ci sono con noi dei compagni di viaggio che la vedono allo stesso modo. Siamo un azionariato coeso con l’ambizione di fare in modo che Rcs sia il grande gruppo editoriale italiano che è”. Anche riguardo all’ipotesi di spacchettamento dei quotidiani, Elkann ha sottolineato come “oggi l’obiettivo è quello di dare un assetto a Rcs che garantisca di essere il grande gruppo editoriale che è. Oggi – ha concluso – la parte più importante è garantire questa stabilità (di azionariato, ndr) come ho riferito al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”. Al quale non è stato invece comunicato nulla sul piano di alleanza con lo “squalo” dei media Rupert Murdoch perché, dice Elkann, “non ci sono assolutamente alleanze in vista”.
”Abbiamo portato avanti un piano di investimenti serio e siamo fiduciosi che porteremo avanti i nostri progetti”, ha poi risposto alla cronista del fattoquotidiano.it che gli chiedeva se il Lingotto mentre incrementa gli investimenti nell’editoria è pronto ad assicurare un futuro ai suoi operai. “Maserati ne è l’esempio concreto”, ha aggiunto Elkann secondo il quale “gli ordini stanno continuando. Abbiamo inaugurato lo stabilimento di Grugliasco all’inizio di quest’anno e abbiamo riorientato la nostra produzione su prodotti premium”.