Sul suo blog il leader del Movimento 5 stelle chiede al Capo dello Stato di "andare in televisione, in prima serata e parlare alla Nazione". "Dica la verità sullo stato dell’economia", domanda l'ex comico genovese ricordando che "gli italiani sono brava gente ma possono diventare feroci"
“Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell’economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano”. E’ quanto chiede Beppe Grillo in un post sul suo blog dal titolo “Oggi due luglio 2013”. Al Capo dello Stato, il leader M5S chiede di imporre “la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento. Quest’agonia non può durare. Chiedo un incontro con Napolitano“. Il post è accompagnato da un fotomontaggio della prima pagina de Il Corriere della Sera: “Le dimissioni di Letta. Grillo capo del governo, un proclama di Napolitano’.
“Persino il fascismo ebbe il pudore di far cadere Mussolini, e indirettamente di condannarsi, il 25 luglio 1943, giorno del Gran Consiglio. Questi resistono come delle cozze. Sono la malattia e vogliono essere anche la cura. Neppure il fascismo o il re avrebbero tollerato un esecutivo sorretto da Berlusconi – si legge ancora sul blog – Ci si avvia verso la catastrofe economica senza che nessuno nel governo, nei partiti, nelle istituzioni abbia il coraggio di denunciarlo, di fare qualcosa. Con questi non cambieremo mai. Il loro unico obiettivo è di guadagnare tempo, come i condannati nel braccio della morte. Il loro tempo e il nostro sono però asimmetrici, più tempo guadagnano loro, più ne perdiamo noi, più l’Italia sprofonda”.
Gli italiani stanno avviandosi verso la miseria, verso anni di ricostruzione nazionale con un Letta, nuovo Romolo Augustolo, l’ultimo insignificante imperatore romano”, attacca Grillo. Per il leader M5S, “il governo fa solo annunci e tira a campare per non tirare le cuoia sotto l’attenta regia di Napolitano che dal Colle, elargisce segni di sostegno quotidiano ai ministri. Tutto secondo la norma. Nessuna nuova, pessima nuova. Ci si avvia verso la catastrofe economica senza che nessuno nel governo, nei partiti, nelle istituzioni abbia il coraggio di denunciarlo, di fare qualcosa”.