Sono circa un centinaio le donne vittime di aggressioni sessuali in quattro giorni di proteste contro il presidente Morsi nella simbolica piazza Tahrir al Cairo. Lo denuncia Human Rights Watch, che in un comunicato riferisce di “almeno 91 manifestanti aggredite sessualmente e in alcuni casi stuprate in piazza Tahrir in un clima di impunità”.
Sono circa un centinaio le donne vittime di aggressioni sessuali in quattro giorni di proteste contro il presidente egiziano Mohammed Morsi nella simbolica piazza Tahrir al Cairo. Lo denuncia Human Rights Watch, che in un comunicato riferisce di “almeno 91 manifestanti aggredite sessualmente e in alcuni casi stuprate in piazza Tahrir in un clima di impunità”.
Il gruppo cita i dati del primo luglio dell’Operazione contro le molestie sessuali (OpAntiSH), creato da organizzazioni egiziane per i diritti umani e da singoli attivisti, che ha denunciato 46 casi di aggressioni sessuali nella zona di piazza Tahrir domenica, 17 lunedì e 23 martedì. Hrw riferisce anche di cinque altre aggressioni sessuali avvenute venerdì e denunciate dal ‘Nazra for Feminist Studies’.
Human Rights Watch ha quindi rivolto un appello ai leader politici e ai funzionari di “condannare e agire immediatamente contro questi orribili livelli di violenza sessuale” nella piazza. “Le continue aggressioni sessuali durante le proteste di piazza Tahrir hanno messo in evidenza il fallimento del governo e di tutti i partiti politici a far fronte alle violenze che le donne subiscono nei luoghi pubblici in Egitto”, ha detto il vice direttore di Hrw per il Medioriente Joe Stork. “Si tratta di reati seri che impediscono alle donne di partecipare a pieno alla vita pubblica in Egitto in un momento critico dello sviluppo del Paese”, ha aggiunto. Diverse donne sono state ricoverate dopo le aggressioni, alcune “picchiate con catene metalliche, sedie, coltelli”.