L’edizione rimasterizzata del capolavoro antinazista 'Vogliamo Vivere!', film girato nel 1942, ottiene per la seconda settimana di fila la piazza d'onore nella speciale classifica al box office nazionale. E fa riflettere su modo diverso di fare e distribuire cinema
Provaci ancora Lubitsch. Al quinto weekend di programmazione nelle sale italiane, l’edizione rimasterizzata del capolavoro antinazista Vogliamo Vivere!, film girato nel 1942 dal regista di Ninotchka, ottiene per la seconda settimana di fila la seconda miglior media-copia al box office nazionale. To be or not to be continua la sua “marcia trionfale” incassando 1.496 euro come media copia (la somma che si ottiene dividendo gli incassi per il numero di copie distribuite sul territorio, n.d.r.), finendo dietro al blockbuster di Marc Forster, World War Z, e sopravanzando i 1100 euro a copia de La grande bellezza, film che proprio in queste ore diventa con oltre 6 milioni di euro il titolo con l’incasso più alto nella filmografia di Paolo Sorrentino.
Vogliamo vivere!, distribuito nuovamente nelle sale da Teodora Film, ha totalizzato finora 263.712 euro di incasso, per 18 copie che registrano sale piene: 5 in Veneto, 3 nel Lazio e in Lombardia, 2 in Friuli, senza dimenticare il Nazionale di Torino. Risultato ottenuto oltretutto in piena estate quando il numero di spettatori al cinema cala vistosamente. “Il successo di pubblico di To Be Or Not To Be conferma che nell’offerta cinematografica, come in tanti altri campi, noi ci troviamo per lo più davanti a false possibilità di scelta”, spiega il distributore Teodora, Vieri Razzini: “Ovvero che domina un’offerta falsamente varia di prodotti omologhi. Quanto al film di Lubitsch in sé, direi che nulla è irresistibile quanto un capolavoro comico e che nulla è più lontano dalla pigrizia, dalla superficialità, dalla serialità”.
Commedia della Hollywood classica, abile nel mescolare satira politica, divertimento sfrenato e momenti di sincera commozione, To Be Or Not To Be racconta la storia di Joseph Tura (Jack Benny) e della moglie Maria (Carole Lombard) direttori di una compagnia teatrale polacca, rimasti senza lavoro dopo l’occupazione tedesca del ‘39. Quando il tenente Sobinski (Robert Stack) chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, il talento dell’intera compagnia finisce al servizio di un esilarante e sempre più rischioso complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi di persona.
“Non parlerei in questo caso di una fenomenologia specifica perché la media copie è un falso problema”, spiega un altro storico distributore, Valerio De Paolis della Bim, “il vero risultato importante sono i 250/300mila euro d’incassi per un film in bianco e nero, senza attori leggendari, frutto della strategia di uscire in poche copie nelle città giuste dove si sa che va al cinema un pubblico colto e danaroso. Da membro del cda della Cineteca di Bologna posso anticipare che da settembre 2013 porteremo gradualmente in sala sei-sette titoli restaurati del passato anche noi, grazie a Circuito Cinema, adottando la stessa tecnica di distribuzione”. Osannato da grandi cineasti come Truffaut e Welles, Ernst Lubitsch sarà protagonista dal 13 al 16 luglio di quattro proiezioni gratuite in Piazza Maggiore a Bologna, sullo schermo più grande d’Europa davanti ad oltre 2000 spettatori con titoli come Marcia Competente e Scrivimi fermo posta.