Il vice ministro dell'Interno Bubbico sulla ludopatia: "Interverremo con urgenza, come peraltro annunciato in audizione alla Camera dal ministro Alfano, sia sotto il profilo della normativa che sotto quello della prevenzione, per impedire che si verifichino altre tragedie”
Solo due mesi fa era stato il Cnr a lanciare l’allarme ludopatia sottolieando il boom tra gli adolescenti. Dalla Campania arriva una notizia che conferma la drammaticità di quello studio: il suicidio di un 19enne per motivi legati al gioco d’azzardo: “Cara mamma, scusa: ho sciupato tutti i soldi al gioco”, ha scritto su un biglietto prima di lanciarsi nel vuoto. Aveva perso tutti i soldi che aveva su un conto postale giocando a poker online e su un sito di scommesse sempre online.
La notizia ha colpito il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, che parla di “ennesimo dramma che si consuma a causa del gioco. Un piaga alla quale bisogna dire basta. Quello del gioco d’azzardo e del gioco online è problema di estrema gravità. A leggere le cifre si rimane impressionati dalle dimensioni del fenomeno, che coinvolge in maniera crescente giovani, adolescenti e famiglie. Un giro d’affari enorme spesso preda delle organizzazioni criminali che utilizzano le sale gioco principalmente per il riciclaggio di denaro proveniente da attività illegali. Il risultato è un danno sociale incalcolabile, con molte famiglie rovinate e vite che finiscono in dramma. Si tratta – ha aggiunto – di una situazione non accettabile, sulla quale interverremo con urgenza, come peraltro annunciato in audizione alla Camera dal ministro Alfano, sia sotto il profilo della normativa che sotto quello della prevenzione, per impedire che si verifichino altre tragedie”.
Per il Codacons la morte del ragazzo è “solo l’ultima prova dell’emergenza ludopatia che è scoppiata in Italia”. Secondo l’associazione di consumatori, infatti, “oramai il rischio di sviluppare forme di dipendenza dal gioco si è estesa anche ai più giovani. Una dipendenza ancor più pericolosa perché si sviluppa dentro casa, giocando e perdendo soldi davanti ad un computer utilizzando internet”, spiega il presidente Carlo Rienzi. Per Renzi si tratta di una vera e propria emergenza sociale, “che va contrastata adottando misure atte a difendere i giovani dalle ludopatie, ed impedire che si avvicinino al gioco d’azzardo”. Il Codacons ha anche annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli, per chiedere l’avvio di indagini.
Sul caso interviene anche la Croce Rossa: “Questa ennesima e inaccettabile tragedia ci spinge a essere ancora più incisivi nella campagna che la Croce Rossa Italiana sta promuovendo contro il proliferare delle sale giochi, delle slot-machine, del gioco online” dice Francesco Rocca, presidente nazionale della Cri, mobilitata a sostegno della petizione ‘No Slot’ promossa da Vita insieme alla Casa del Giovane di Pavia. “La ludopatia – continua – ovvero la dipendenza dal gioco d’azzardo oggi colpisce 800mila italiani. Un fenomeno tragico, che diventa ancora più acuto quando la crisi toglie il lavoro e l’ossigeno alle famiglie. Non possiamo più aspettare. La Cri è mobilitata contro questa piaga con tutte le sue forze e le istituzioni del Paese devono adottare iniziative per eliminare una piaga che sta distruggendo migliaia e migliaia di famiglie. Servono inoltre provvedimenti urgenti per cancellare l’inaccettabile scandalo della tassazione agevolata di cui gode chi gestisce attività di gioco d’azzardo online e non”.