"Non so dire se oggi Grillo ci sarà o meno. Sarebbe bellissimo se Beppe fosse con noi perché sarebbe una sorta di legittimazione di quanto siamo riusciti a fare. E’ come se un buon padre si riunisse intorno ai suoi figli che hanno compreso le motivazioni di alcune scelte e le hanno attuate” dice il capogruppo al Senato
“Non so dire se oggi Grillo ci sarà o meno. Sarebbe bellissimo se Beppe fosse con noi perché sarebbe una sorta di legittimazione di quanto siamo riusciti a fare. E’ come se un buon padre si riunisse intorno ai suoi figli che hanno compreso le motivazioni di alcune scelte e le hanno attuate”. Così Nicola Morra, capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, ai microfoni di ’24 Mattino’ parlando del ‘restitution day’ in programma per questo pomeriggio, durante il quale i parlamentari 5 Stelle restituiranno la parte della diaria non spesa allo Stato.
“Sentiamo la mancanza di Beppe? Noi abbiamo necessità di incontrarci tutte le volte che lui è a nostra disposizione, ma questo non significa dipendere da lui perché noi tutti siamo autonomi, siamo soggetti pensanti e assolutamente liberi nel nostro pensare”. La cifra complessiva che verrà restituita, ha annunciato Morra, sarà di “1 milione e 560mila euro circa. Li restituiamo allo Stato, esattamente al fondo per l’ammortamento dei titoli del debito pubblico perché la nostra ‘mission’ è bonificare lo Stato. Tutti quanti, sia al Senato che alla Camera abbiamo restituito”.
Per quanto riguarda Alessio Tacconi, parlamentare M5S che nei giorni scorsi aveva chiesto una deroga per il costo della vita superiore in Svizzera, Morra ha detto: “L’ho sentito telefonicamente, lui ieri mi ha detto che avrebbe provveduto ad effettuare il bonifico”, e ha spiegato “se io dovessi accettare una deroga per chi vive in Svizzera allora dovrei anche accettare le richieste di chi vive in zone del nostro Paese in cui il costo della vita è più alto”.
”Non voglio dire che in Parlamento rubiamo lo stipendio, però si potrebbe lavorare di più ma soprattutto meglio. In particolare il Senato lavora dal martedì mattina al giovedì a pranzo. In più occasioni ho invitato il presidente Grasso ad incrementare gli sforzi per convincere tutti i gruppi ad accettare il fatto che si lavori dal lunedì al venerdì” dice.