Roma, 2 luglio – È la prima volta che San Precario entra nelle stanze del potere. E lo fa non in punta di piedi ma con la forza delle sue argomentazioni e l’autorevolezza di chi da più di 10 anni affronta, combatte e qualche volta vince le battaglie nella condizione precaria.
Parlamento. In occasione dell’audizione alla XI Commissione Lavoro, relativa all’Indagine conoscitiva sulle politiche in favore dell’occupazione giovanile, San Precario è stato invitato a intervenire dal M5S. Nella persona di uno dei suoi avvocati, Massimo Laratro, ha evidenziato le criticità del sistema: ogni volta che si riforma il mercato del lavoro si sostiene sempre la stessa menzogna e cioè che maggior flessibilità porta a maggior occupazione. In realtà non c’è nessun nesso causale e i dati lo dimostrano ampiamente.”Non c’è nesso tra flessibilità e occupazione, la prima si è concretizzata solo in una diminuzione dei diritti – continua Laratro – se posti di lavoro si sono creati si è trattato di working poors, una classe di lavoratori poveri che con il reddito da lavoro non arriva a fine mese. Crediamo che ogni riforma del lavoro oggi debba tener conto di una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali, altrimenti tutti gli interventi per creare occupazione saranno un palliativo e avranno effetti devastanti sui lavoratori aumentando solo il livello di precarietà”.
Per San Precario bisogna abrogare la legge Fornero e intervenire sulla legge Biagi. Rilancia inoltre il reddito di base incondizionato: “Ne parliamo da circa 10 anni e crediamo che serva a far uscire molte persone dal ricatto perché non crediamo che il lavoro in sé sia bene comune, ma la scelta del lavoro lo è e presuppone la sottrazione del soggetto al ricatto”.
Qui potete trovare l’audio completo dell’intervento.
Il Presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, ha detto che gli interventi e le proposte verranno prese in considerazione. Avendo annusato l’aria che tira nel palazzo, ne dubitiamo.