Fondazione Mps agirà in giudizio contro Nomura, Deutsche Bank e gli ex vertici di Banca Mps per ottenere il risarcimento dei danni legati alle operazioni strutturare Alexandra e Santorini. Lo si legge in una nota dell’ente guidato da Gabriello Mancini che, a suo tempo, aveva espresso riserve sulle azioni decise dall’assemblea dell’istituto.
La deputazione amministratrice della fondazione, dopo avere a suo tempo votato a favore delle azioni di responsabilità e di risarcimento del danno avviate da Banca Mps davanti al Tribunale di Firenze contro le due banche estere, l’ex presidente di Rocca Salimbeni Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni, “ha attentamente esaminato la possibilità di agire contro i medesimi soggetti per ottenere il risarcimento dei danni che le sono stati direttamente causati”. “Tale esame – spiega una nota dell’ente – è stato principalmente condotto in base alla relazione degli amministratori della Banca Mps sottoposta agli azionisti in occasione dell’assemblea ordinaria del 30 aprile 2013, che contiene la descrizione e la puntuale analisi tecnica delle operazioni denominate Alexandria e Santorini poste in essere dai soggetti convenuti in responsabilità dalla Banca”.
“Essendo pervenuta alla convinzione che dai dati informativi resi pubblici dalla Banca Mps emerge l’esistenza dei presupposti per agire a tutela dell’ente, la deputazione amministratrice, sciogliendo la riserva a suo tempo espressa dal presidente in occasione dell’assemblea che approvò le azioni intraprese dalla banca, ha oggi deliberato di autorizzare presidente e direttore generale ad avviare nei tempi tecnici occorrenti, davanti ad ogni competente autorità giudiziaria, le dovute azioni di tutela. Nel contempo – conclude il comunicato – la fondazione ha altresì deciso di affiancare la Banca Mps nelle cause da questa avviate ed ha autorizzato presidente e direttore generale ad attivare tale intervento con il quale l’ente aggiungerà le proprie considerazioni nell’interesse proprio e a sostegno delle giuste richieste avanzate dalla banca”.