Dimezzati i Canadair e gli elicotteri anti-incendio. I vigili del fuoco e la Protezione civile disarmati contro le fiamme che ogni anno divorano i boschi e provocano miliardi di danni.
Arrivano l’estate, il caldo. E torna la paura. Ogni anno in Italia scoppiano centinaia, migliaia di incendi (in media 8.700). Ma quest’anno i vigili del fuoco e la Protezione Civile rischiano di essere disarmati: lo Stato ha deciso di compiere tagli drastici sui mezzi che più di tutti aiutano a difendere i nostri boschi. Sono rimasti appena 15 Canadair a difendere tutta l’Italia. Pochi, pochissimi per venti regioni, considerando turnazioni e manutenzione.
E pensare che gli incendi ogni anno si mangiano una superficie di boschi grande due volte Milano. Pensare che provocano danni di miliardi, molto maggiori del risparmio garantito dal taglio agli aerei. Pensare, soprattutto, che i monti bruciati, senza vegetazione, come è avvenuto sulle alture genovesi, sono una delle principali cause delle alluvioni.
Carcere, la cooperativa dietro le sbarre
Uscirne si può. A fine pena, e soprattutto grazie a un lavoro. Storia di una cooperativa che ha salvato centinaia di persone. Ma rischia la chiusura. Nonostante le detenute godano di un aiuto fondamentale, quello dei magistrati. Perché sono loro che hanno commissionato alla piccola azienda formata da persone in carcere la confezione delle toghe. Non solo: grazie alla speranza di vedere al di là delle sbarre hanno aperto anche un negozio, a Milano.
Fatto in Italia, le foto di Oliviero Toscani e dei lettori per raccontare orrori e meraviglie del nostro Paese