Nell'incontro con seminaristi e novizi, il Santo Padre ha ribadito la necessità per tutti gli ecclesiastici di tornare ad uno stile di vita più umile e meno 'consumistico'. In mattinata, invece, si era soffermato sulla necessità di riformare la Chiesa: "Non dobbiamo avere paura del rinnovamento"
Un nuovo, accorato appello all’austerità e al cambiamento. Papa Francesco ha parlato in giornata ed è tornato ad insistere su due temi chiave del suo Pontificato. “A me fa male quando vedo un prete o una suora con un’auto di ultimo modello: non si può”, ha detto durante l’incontro con i seminaristi, i novizi e le novizie nell’Aula Paolo VI. “Alcuni diranno che la gioia nasce dalle cose che si hanno, e allora ecco la ricerca dell’ultimo modello di smartphone, lo scooter più veloce, l’auto che si fa notare. Ma non è così”. Scherzando, Bergoglio ha poi aggiunto: “Voi ora pensate ‘Adesso dobbiamo andare con la bicicletta?’. Ma la bicicletta è buona, monsignor Alfred va con la bicicletta”, ha detto, accennando al suo segretario particolare, mons. Alfred Xuereb. “Io credo che la macchina è necessaria, si deve fare tanto lavoro, spostarsi tanto, ma prendetene una più umile – ha detto ancora il Papa -. Se prendete quella bella, pensate a quanti bambini muoiono di fame. Soltanto quello. La gioia non viene dalle cose che si hanno”. Stamattina, infatti, il Santo Padre era stato visto salire su una vecchia Ford Focus, al posto dell’auto ufficiale.
Stamattina, invece, nel corso dell’ultima messa prima della pausa estiva, Papa Francesco si era concentrato sulla necessità di riformare la Chiesa, citando la metafora del “vino nuovo in otri nuovi” (tratta dal Vangelo di Marco). “Essere cristiano significa lasciarsi rinnovare da Gesù in questa nuova vita”, ha spiegato Papa Bergoglio nella omelia presso Santa Marta. “Nella vita cristiana, anche nella vita della Chiesa, ci sono strutture antiche, strutture caduche: è necessario rinnovarle. E la Chiesa sempre è stata attenta a quello, col dialogo con le culture. Sempre si lascia rinnovare secondo i luoghi, i tempi e le persone. Questo lavoro sempre lo ha fatto la Chiesa”, ha spiegato Bergoglio, toccando quindi indirettamente il tema della riforma, punto centrale del suo pontificato. “Così la Chiesa sempre è andata avanti – ha proseguito -, lasciando allo Spirito Santo che rinnovi queste strutture, strutture di chiese. Non avere paura di quello. Non avere paura della novità del Vangelo. Non avere paura della novità che lo Spirito Santo fa in noi. Non avere paura del rinnovamento delle strutture”. “La Chiesa – ha detto ancora – è libera: la porta avanti lo Spirito Santo“. Il Vangelo ci insegna questo: ‘la libertà per trovare sempre la novità del Vangelo in noi, nella nostra vita e anche nelle strutture’. Il Papa ha quindi ribadito l’importanza della “libertà per scegliere otri nuovi per questa novità”. Ed ha soggiunto che il cristiano è un uomo libero “con quella libertà” che ci dà Gesù, “non è schiavo di abitudini, di strutture; lo porta avanti lo Spirito Santo”.