Il congresso del Pd si svolgerà entro la fine dell’anno, mentre la data delle primarie sarà decisa nella Direzione che a fine mese discuterà e approverà le regole congressuali. E’ questo il percorso strabilito oggi dalla Commissione Congresso del Partito Democratico. Che però non ha sciolto le questioni principali per cui gli elettori attendono una risposta: ancora non è stato deciso se il segretario del Partito sarà anche il candidato premier alle prossime elezioni. E per il congresso non è stata fissata una data precisa, solo il termine temporale del 2013. “Non diamo una data né un giorno perchè se poi bisogna spostare il tutto, anche solo di una settimana, diventa un problema. Ma ribadisco che la nostra intenzione è di chiudere il congresso entro l’anno”, ha detto Guglielmo Epifani.
Almeno il nodo dirimente della possibile distinzione fra segretario e candidato – che tanto interessa i possibili leader del futuro del partito, da Matteo Renzi a Giuseppe Civati – dovrebbe essere risolto a breve: “Il prossimo giovedì affronteremo questa delicata questione”, ha spiegato l’attuale segretario del partito Epifani, aggiungendo che “discuteremo anche della natura dei nostri organismi. Abbiamo già detto che alcuni sono troppo numerosi e nel contempo ci manca un organismo intermedio tra la segreteria e la direzione”. Dopodichè ci sarà anche una riunione con i segretari regionali per discutere delle regole esaminate dalla commissione congresso fin qui e poi “l’ultima riunione della commissione si terrà la settimana prossima”. “E’ una discussione molto complessa ma sono certo che ne verremo a capo”, ha concluso Epifani. Che ha anche espresso la sua personale opinione su un altro tema molto dibattutto, le modalità di svolgimento delle Primarie: “Per me devono essere aperte”, ha detto.
Il congresso del Pd partirà daicongressi dei circoli e provinciali. Mentre altro nodo ancora da sciogliere è se svolgere prima o dopo il Congresso nazionale i vari Congressi Regionali. Anche questa decisione verrà presa nelle prossime settimane in accordo con i segretari regionali. La scelta presa giovedì potrebbe comunque andare in direzione di una separazione fra le figure di segretario del partito e candidato premier, come lasciano intuire le dichiarazioni di Nico Stumpo, deputato Pd: “In questa fase bisogna passare a eleggere il segretario del Partito Democratico, non il candidato premier. Il candidato alla premiership verrà scelto attraverso le primarie quando ci saranno le elezioni. Non ora. Questa discussione sulle regole, che appare burocratica, bisogna toglierla dal tavolo, per così dire. Oggi al PD serve un segretario”.