Quanto vale una passeggiata in montagna per imparare a distinguere le erbe buone da quelle cattive? E quanto vale una conserva fatta in casa? «Entrambe richiedono pazienza e conoscenza. Merci di scambio ideali per lasciare a casa i soldi». Paolo Pellarini, friulano, classe 1970, guida naturalistica e istruttore di mountain bike, dalle terre selvagge di Forni di Sopra, poco più di mille abitanti nel cuore della Carnia, lancia l’idea: pagare le escursioni all’interno del Parco Naturale Dolomiti Friulane con il baratto.

Come funziona?
Chi partecipa stabilisce il valore di un’escursione: vanno bene tutti gli oggetti utili ma in particolare cibi fatti in casa, biologici o naturali, conservabili ma soprattutto buoni. Ovviamente sono ben accetti anche gli scambi tra partecipanti. In pratica io accompagno a scoprire i magnifici territori delle Alpi, racconto la storia di una valle o insegno a riconoscere le impronte degli animali, e in cambio ricevo una marmellata o un vino.

Ha già ricevuto le prime offerte?
Una delle prime persone che mi ha contattato è una psicologa, che mi ha offerto una consulenza psicologica privata o un seminario per il gruppo di escursionisti. Altre offerte dal territorio, marmellate, sciroppi di sambuco, grappe fatte in casa. La gente è orgogliosa di fare assaggiare quello che ha preparato con le proprie mani e con la propria creatività.

Come le è venuto in mente?
Tutto è nato da un ragionamento sul valore delle cose: ci sono molte persone che fanno attività interessanti che richiedono tempo e conoscenze. Se uno ha fatto l’orto almeno una volta, sa quanta fatica ci vuole per produrre un chilo di patate. Ho quindi proposto di scambiare le mie conoscenze con le conoscenze di altre persone che hanno dato dei frutti.

Si è ispirato a qualcuno?
Non sono cose nuove. In Friuli, e in Carnia in particolare, ci sono parecchie persone che stanno portando avanti progetti di vita diversi con coraggio e coerenza. Un esempio è Devis Bonanni e il suo eco villaggio “Pecora Nera”. Questi sono esperimenti che ci dicono che non c’è solo depressione, ma che nella crisi si possono tentare vie alternative, concrete e spesso meno estreme di quello che si possa pensare.

Qual è la sua “via”?
Il primo passo è stato lasciare Udine per andare a venire in montagna: una migrazione al contrario che mi è stata possibile grazie alla collaborazione con il Parco Naturale Dolomiti Friulane e con il Consorzio Servizi Turistici Forni di Sopra. Anche mia moglie Cristina, tedesca, condivide queste scelte: abitiamo in una Casa Clima in classe A+, che si alimenta con energia solare e legna da ardere. Il nostro è un percorso, non sempre lineare e non senza ripensamenti, e l’obiettivo non è guadagnare di più ma restare il più possibile slegati dal denaro: con un reddito di 1000 euro al mese potremmo vivere tranquillamente io, mia moglie e i nostri due figli, vacanze comprese.

Le prossime date dell’iniziativa “S-cambia Carnia”: 27 luglio, 10 Agosto, 24 Agosto e 31 Agosto. Orario: 9.30-12.30 (info www.pellarini.it).

di Natascia Gargano

www.puntarellarossa.it

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Estate 2013, sua maestà il gelato fra stranezze e tradizione

next
Articolo Successivo

Recensioni prodotti italiani – La Pasta secca di Benedetto Cavalieri

next