“Ci sono minoranze di deputati che cercano visibilità in vista del congresso e che fanno male al partito e al governo Letta”. Così risponde ai microfoni de ilfattoquotidiano.it Miguel Gotor, uno dei settanta senatori del Pd firmatari del documento con il quale si chiede di comunicare meglio le decisione prese all’interno del partito, soprattutto all’indomani della decisione di concedere al Pdl “una pausa di riflessione con la sospensione per tre ore dei lavori del Senato nel completo rispetto delle consuetudini parlamentari”. Per il bersaniano Gotor “il documento è una critica ad una decina di deputati che hanno fatto una tempesta in un bicchier d’acqua. Si tratta di deputati vicini a Matteo Renzi e a Pippo Civati che fanno un danno al Pd e al governo”. Sale, dunque, la tensione dunque nel partito è secondo Gotor “è frutto dell’avvicinarsi del congresso e di posizionamenti condizionati dal clima congressuale”. Un altro fronte di divisione all’interno del Pd è relativo alla questione dell’ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Gotor sposa la linea tracciata da Roberto Speranza, secondo il quale il Cavaliere è eleggibile in base alla legge. “Il centrosinistra – conclude il senatore del Pd – deve liberarsi dall’idea di battere Silvio Berlusconi attraverso lo strumento giudiziario, perché è un’idea sbagliata che non porta il consenso necessario per batterlo politicamente come deve avvenire” di Manolo Lanaro
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