Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha ricevuto minacce anonime in seguito alle quali sarà accompagnato per alcuni spostamenti concordati dalla polizia municipale. Non si tratta propriamente di una scorta, ma di una misura decisa su indicazione di Questura e prefettura. Merola ha anche presentato denuncia. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti sulle minacce. La Digos sta indagando in particolare su alcune lettere anonime contenenti minacce di morte sono state recapitate nei giorni scorsi a Palazzo D’Accursio. Si tratta di missive cartacee, senza alcuna firma o sigla, e del tutto generiche, che non fanno quindi riferimento ad un preciso fatto o argomento.
“Un gesto vile e grave” commenta il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. Errani ha anche espresso direttamente la sua solidarietà al primo cittadino. Non si è fatta attendere neanche la telefonata del segretario del Pd di Bologna, Raffaele Donini che ha testimoniato a Merola “la piena solidarietà di tutto il partito”. Donini ha quindi stigmatizzato quanto accaduto come “un fatto grave e inaccettabile che non va sottovalutato”, esprimendo “ferma condanna per qualunque forma di intimidazione”. Secondo la senatrice del Pd Francesca Puglisi “i sindaci stanno diventando il capro espiatorio della crisi economica. Sono il fronte più esposto della politica”.