“E’ un grandissimo fatto di civiltà”, ha dichiarato il premier Enrico Letta, presentando il decreto attuativo sulla filiazione approvato nel Consiglio dei ministri. “Abbiamo inviato al Parlamento un decreto in materia filiazione”, ha annunciato, sottolineando che “è molto importante, scompare dal codice civile la distinzione tra figli di serie A e B, si è figli e basta”. Finisce quindi una “distinzione che nella storia del Paese ha accompagnato drammi umani veri e propri, una ulteriore regola di civiltà molto, molto importante”.
Il Consiglio dei ministri, ha aggiunto Letta al termine dell’incontro annunciando che l’ok al progetto dal Cdm arriverà a settembre, ha inoltre approvato un “emendamento” per la classificazione dei farmaci oncologici “molto importante”. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha spiegato che “l’iniziativa legislativa arriva per garantire in tempi rapidi la disponibilità a carico del Ssn di speciali categorie di farmaci e al tempo stesso semplifica la procedure e le competenze dell’Aifa”.
Sul fronte economico, invece, il premier ha annunciato che “abbiamo raccontato un’iniziativa che ora comincia e coinvolge i ministeri: un progetto specifico ‘destinazione Italia’ per attrarre investimenti esteri in Italia, che sono troppo scarsi”. Questo “sarà oggetto di una approvazione da parte del Consiglio dei ministri a settembre, dopo il coinvolgimento di parti sociali e regioni e di tutti i soggetti che possano aiutare ad attrarre investimenti esteri in italia”. Letta ha poi spiegato che “abbiamo dato vita all’autorità dei trasporti, un tema fermo da molto tempo, ma molto importante”. E ha aggiunto: “L”iter parte oggi e ora dovrà andare in Parlamento”, precisando che il governo proporrà la nomina di Andrea Camanzi a presidente della nuova autorità.
Approvato anche il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del trattato sul commercio delle armi adottato nel marzo 2013 dall’Assemblea generale delle nazioni unite e firmato a New York il 2 aprile 2013. “Il trattato, frutto di un lungo e complesso impegno negoziale, rappresenta un punto di svolta nella trattazione di una delicata problematica nell’ambito delle relazioni internazionali”, spiega una nota di Palazzo Chigi. “Il commercio illecito e non regolamentato delle armi ha conseguenze dirette, non solo sulla sicurezza delle Nazioni, ma soprattutto sul piano umanitario, sociale ed economico”.
Il trattato, prosegue la nota, “risponde alla urgente necessità di colmare le lacune del commercio non regolamentato di armi convenzionali e di intensificare gli sforzi volti al consolidamento della pace e dell’assistenza umanitaria, perseguendo l’obiettivo di rendere il commercio, l’esportazione e il trasferimento delle predette armi più responsabili e trasparenti”. Nessun cenno, durante la riunione del Consiglio dei ministri, alle tensioni politiche che negli ultimi giorni hanno agitato la maggioranza. Né Letta, né i ministri hanno affrontato le fibrillazioni dentro il Pdl e di riflesso nel Pd, provocate dopo l’accelerazione della Cassazione che ha anticipato al 30 luglio la decisione sul processo Mediaset.