Si spacca il partito, si spacca la base. Dopo il sì del Pd allo stop dei lavori in aula, anche nell’Emilia granaio di voti per il partito di Epifani i militanti sono divisi. Per alcuni le larghe intese sono sempre più difficili da digerire: “Con quelli non bisognava prenderci nemmeno il caffè, e invece noi ci abbiamo fatto il governo e continuiamo a fare autogol”. Altri, invece, invocano la realpolitik e parlano di un male necessario: “Se l’unità serve a fare le riforme ben venga, poi su Berlusconi deciderà la Cassazione, non il Parlamento”. Tra gli stand e i ristoranti della Festa dell’Unità a Bologna non si discute d’altro. Le voci critiche non mancano, e c’è anche chi minaccia di votare Grillo, se il Pd non cambierà passo di Giulia Zaccariello e David Marceddu
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