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Tour de France, Trentin vince a Lione. Primo successo per l’Italia

Nella 14esima tappa successo del giovane Matteo Trentin, che si impone in una volata ristretta al termine di una fuga di 18 corridori durata oltre 150 chilometri. Per l'Italia, fin qui invisibile, finisce l'incubo di chiudere il Tour del centenario senza neanche una vittoria

Alla fine è arrivata, la prima vittoria italiana. Ci sono volute 14 tappe per vedere un ciclista azzurro alzare le braccia sotto uno striscione d’arrivo del Tour del Centenario: merito di Matteo Trentin, vincitore a Lione al termine di una lunghissima fuga di 150 chilometri.

Trentin, fidato scudiero in volata di Mark Cavendish, ha ricevuto via libera dalla sua squadra (l’Omega-Pharma) in una tappa troppo movimentata per potersi concludere con uno sprint di gruppo: 191 chilometri da Saint-Pourcain-Sur-Sioule a Lyon, con ben sette gran premi della montagna. Percorso ideale per gli attaccanti, con i ‘big’ troppo impegnati a risparmiare energie in vista della tappa di domani, con arrivo sul terribile Mont Ventoux. E così è andata. La pattuglia dei fuggitivi (18 in totale) si è formata presto ed è riuscita ad arrivare fino in fondo. E qui il nostro Trentin (unico italiano della compagnia) ha compiuto il suo capolavoro: nell’ultimo gpm (a soli 10 km dal traguardo) è riuscito a resistere al forcing degli scalatori (su tutti Van Garderen e Talansky, che avevano anche ambizioni di classifica generale ad inizio Tour), in volata ha fatto valere il suo spunto, battendo gente sulla carta anche più veloce (come Josè Rojas, quarto) o più esperta (come Michael Albasini, secondo). 

L’Italia, dunque, ringrazia il giovane Trentin (23 anni da Borgo Valsugana) per aver cancellato lo zero dalla casella dei successi italiani al Tour. E non era così scontato, visto lo scarso spessore (numerico e qualitativo) del contingente azzurro. E la delusione Damiano Cunego, 46esimo in classifica a quasi 40 minuti, anche oggi protagonista di uno scatto tardivo a 80 chilometri dal traguardo, quando i buoi (ovvero i fuggitivi) erano belli che scappati dalla stalla. E’ l’Italia dei Malacarne (onesto gregario, primo azzurro in classifica), si diceva qualche giorno fa. E dei Trentin, appunto. 

Domani, invece, il Ventoux: l’arrivo della prima grande tappa alpina, un nome che solo a pronunciarlo fa venire i brividi. Gli italiani, probabilmente, torneranno nell’ombra e i ‘big’ a fare sul serio. Sarà comunque spettacolo