“Non colpevole”. George Zimmerman il ventinovenne che ha ucciso il diciassettenne Trayvon Martin è libero e potrà anche riavere la sua pistola. Quella con la quale ha sparato per “difendersi” – dice lui – da un ragazzo “armato” solo di un pacchetto di caramelle e che la polizia, chiamata in precedenza, gli aveva anche intimato di smettere di seguire.
George Zimmerman è libero. E, improvvisamente, l’America sembra di nuovo prigioniera del suo razzismo e di quella incapacità di riconoscere giustizia a chi ha un colore di pelle diverso.
George Zimmerman era armato ma è bianco e libero. Trayvon Martin era disarmato ma era nero ed è morto.
“C’e’ una corte piu’ alta della corte di giustizia ed è la corte della coscienza. Che sostituisce tutte le altre” – Mahatma Gandhi