Una puntata speciale di Fuori orario, interamente dedicata a Franco Scaldati, l’attore e drammaturgo palermitano scomparso il primo giugno scorso. Così Enrico Ghezzi e il regista Franco Maresco hanno deciso di ricordare l’autore palermitano, proprio nel giorno in cui il capoluogo siciliano festeggia Santa Rosalia, la “santuzza” patrona della città. “Calore impassibile” è il titolo dello speciale di Ghezzi, in onda lunedì 15 luglio in terza serata su Raitre. Il regista Maresco presenterà alcune sequenze inedite che lo vedono impegnato in una lunga conversazione con Scaldati: un’ora di immagini in cui le voci dei due autori contemporanei attraversano idealmente le viscere più nascoste di Palermo. A seguire “Viva Palermo e Santa Rosalia” lo spettacolo teatrale di Maresco e Daniele Ciprì, messo in scena nel 2005 in piazza Maggiore a Bologna e interpretato dallo stesso Scaldati. “Alla pratica quotidiana della scrittura – racconta l’ideatore di Cinico tv – Scaldati associava la dimensione attiva del fare teatro: ha vissuto appartato, estraneo al sistema teatrale, fuori dalle logiche di mercato e dai meccanismi pubblici di finanziamento”. Nonostante dagli anni ’70 Scaldati vivesse nel quartiere dell’Albergheria, scrivendo i suoi testi su una vecchia Olivetti lettera 33 e mettendo in scena laboratori permanenti con gli stessi abitanti del quartiere, le sue opere sono arrivate a essere tradotte anche in Francia e Spagna.
“I testi che Scaldati ha pubblicato in vita sono solo una piccolissima parte della sua produzione, purtroppo anche a causa della disattenzione di editori e finanziatori. Il 70% della sua opera è inedito”, si legge nell’appello a sostegno del teatro di Franco Scaldati, diffuso dopo la sua morte e firmato tra gli altri dai registi Mario Bellone e Umberto Cantone e dal docente di storia del teatro Umberto De Paola. “È nostra intenzione – continuano i firmatari dell’appello – incentivare iniziative volte alla realizzazione di incontri, seminari, recital, performance, proiezioni, mostre, individuando e sensibilizzando i partner, gli organizzatori e i finanziatori che di volta in volta potranno farsene carico”.
“Scaldati – continua Maresco – è stato una voce unica in questa città. In questa città ha vissuto e lavorato regalando angoli di poetica assolutamente inediti. E oggi questa città sembra già averlo dimenticato. Nessuno ha nemmeno pensato di dedicargli un teatro”.
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