Parole “sconsiderate” e “impensabili in un altro Paese europeo”: così il presidente della Camera Laura Boldrini bolla le frasi rivolte dal vice presidente del Senato Roberto Calderoli al ministro Cècile Kyenge. Poco prima, dal palco della camera del Lavoro di Milano, il segretario Graziano Gorla aveva chiesto le dimissioni dell’esponente leghista tra gli applausi della platea, compresi quelli della Boldrini e del segretario Cgil Susanna Camusso, che sedeva al suo fianco secondo cui “nei confronti del ministro Kyenge c’è un’aggressività razzista insopportabile”. Nel suo intervento durante il convegno organizzato dalla Cgil sul tema della violenza sulle donne, la presidente inizia il suo discorso con un fuori programma: “Dà soddisfazione dire quello che si vuole, ma quando si ha una responsabilità istituzionale non si può dire quello che si vuole come si vuole: bisogna sapersi trattenere”. Un invito, nemmeno troppo velato, al vice-presidente del Senato, al quale dice: “Con le sue parole ci crea grande imbarazzo, fa male al Paese” di Francesca Martelli
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione