Dopo le dimissioni di Gino Capelli, resta ancora vuota la poltrona più delicata del comune di Parma. Il successore non è ancora entrato ufficialmente in carica. Contemporaneamente il titolare uscente è stato designato dal tribunale cittadino per seguire il concordato preventivo di una ditta di costruzioni che ha fatto causa al Tar contro l'amministrazione locale
Il Comune di Parma è senza assessore al Bilancio? Dopo pochi giorni dal suo addio alla giunta di Federico Pizzarotti, l’ex assessore al Bilancio Gino Capelli si ritrova già con un altro incarico in potenziale conflitto di interesse con il suo lavoro con i Cinque stelle, mentre il nuovo delegato Marco Ferretti deve ancora entrare formalmente in carica. A sollevare la questione è il consigliere comunale di Parma Unita Roberto Ghiretti, che chiede al sindaco chiarezza sull’avvicendamento di poltrone in un settore così delicato per la città e sul nuovo incarico di Capelli.
Il 10 luglio il Tribunale cittadino ha affidato a Capelli il ruolo di commissario giudiziale per il concordato preventivo di una ditta di costruzioni, la Ferroni Primo & C. Spa, che ha fatto causa al Tar contro il Comune. La nomina da parte del giudice Pietro Rogato è arrivata a due giorni dall’annuncio formale delle dimissioni dell’assessore, dopo che l’azienda il 3 luglio aveva presentato istanza di proroga del termine per la procedura di concordato preventivo presso il Tribunale di Parma. “Il dottor Capelli – fa notare Ghiretti – non avrebbe mai potuto accettare questo incarico professionale vestendo ancora i panni da assessore, in quanto in palese conflitto di interessi e per questo motivo dubito fortemente che in data 10 luglio Capelli facesse ancora parte della giunta del Comune di Parma”.
Eppure, ricorda sempre il consigliere, lo stesso ex assessore nella conferenza stampa dell’8 luglio, dopo aver spiegato che le sue dimissioni erano legate a motivi professionali, aveva specificato che il suo passo indietro non era ancora stato formalizzato. Così come non è ancora ufficiale l’ingresso in squadra Cinque Stelle del successore Marco Ferretti, il docente universitario che farà parte della giunta a pieno titolo dopo che l’Ateneo (che è l’ente da cui continuerà a percepire lo stipendio) e il Comune completeranno il passaggio dal punto di vista burocratico. Per questo Ghiretti si rivolge al sindaco: “Ad oggi, chi è l’assessore al Bilancio? Se dovesse risultare ancora il dottor Gino Capelli, non trova che l’imbarazzante conflitto di interessi che si verrebbe a determinare imporrebbe la revoca immediata delle deleghe al dottor Capelli?”
Dal Comune minimizzano la vicenda, parlando di una sovrapposizione di incarichi di pochi giorni dovuti alla tempistica burocratica: Capelli avrebbe messo nero su bianco le dimissioni il 12 luglio. La polemica però riguarda anche la scelta del nuovo delegato, che sta provocando un vuoto di potere nel settore Bilancio. Tanto che Ghiretti arriva a mettere in dubbio il fatto che Pizzarotti abbia avuto un ampio margine di tempo per pensare a un successore, come dichiarato invece alla stampa. “Perché scegliere di perseguire la strada di un accordo con l’Università di Parma – chiede il consigliere – che più di un autorevole esperto mi conferma di difficile attuazione, anziché procedere alla nomina diretta di un sostituto?” Dal Comune arrivano le rassicurazioni sulla conferma del nuovo assessore Ferretti, in accordo con l’Università, ma formalmente al momento in piazza Garibaldi la poltrona dell’assessore al Bilancio è vuota.
Dopo le polemiche che avevano infuocato l’ultima seduta del consiglio comunale, quando la minoranza aveva abbandonato l’aula, nel mirino del consigliere c’è di nuovo la mancanza di trasparenza del sindaco Pizzarotti e la sua scarsa lungimiranza nelle scelte. “Lei – conclude Ghiretti – sottovaluta la situazione finanziaria in cui il nostro Comune si trova tutt’oggi; situazione che, se debitamente apprezzata, meriterebbe scelte molto più strategiche e lungimiranti”.