Nuova gaffe istituzionale del segretario della Lega Nord Roberto Maroni, diviso tra il ruolo politico di guida del Carroccio e quello di presidente di regione Lombardia. Al centro i problemi di integrazione, questa volta con la comunità rom: ad alcune famiglie proprietarie di terreni interessati dalla costruzione di una strada considerata “essenziale” per l’Esposizione Universale, sono stati consegnati assegni per andarsene. La firma è quella di Infrastrutture Lombarde, la controllata di regione Lombardia. Ma Maroni nega, dicendo che sarà il comune di Milano (guidato dalla giunta di centro-sinistra di Pisapia) a pagare. Siamo in via Monte Bisbino, al confine tra Baranzate e la periferia nord ovest di Milano. Pochi metri più in là sorgerà una  bretella che collegherà la metropolitana M1 di Molino Dorino con l’autostrada A8 e dovrà passare su un campo di proprietà di una trentina di famiglie rom. Dagli anni 90 hanno costruito abusivamente case e villette e asfaltato parte della stradina. Per far digerire agli abitanti gli espropri, Infrastrutture lombarde ha offerto 30 euro al metro quadrato ai proprietari dei terreni, più un’indennità aggiuntiva di 70 euro al metro quadro per le famiglie ‘occupanti’ decisa con un provvedimento straordinario del commissario Unico di Expo Giuseppe Sala pochi giorni fa. Gli assegni sono già stati staccati e consegnati lunedì dai funzionari della controllata, come confermano gli abitanti del campo di via Monte Bisbino. Ma il governatore Roberto Maroni, preoccupato forse della reazione leghista, nega tutto: “Non è Infrastrutture lombarde che paga: è il Comune di Milano con i fondi che ha a disposizione per questo”, dice durante la conferenza stampa.  Per l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità di regione Lombardia Maurizio Del Tenno è “imbarazzante che il Comune di Milano neghi la disponibilità manifestata a coprire i costi aggiuntivi che sono pari a 900 mila euro”. Ma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia assicura:  “Il Comune non ha speso e non spenderà un solo euro per questa operazione e non ha mai avviato la procedura di esproprio di quei terreni che è sempre stata in carico alla Regione, come dimostra la delibera regionale 3470 del 25 maggio 2012″. In regione cresce l’imbarazzo:  il capogruppo del Pd in consiglio regionale Alessandro Alfieri si chiede come mai “per la seconda volta in poche settimane il presidente Maroni viene colto alla sprovvista da provvedimenti della Regione. Era successo con l’introduzione dei nuovi ticket su alcune prestazioni specialistiche e succede ora con l’indennizzo delle famiglie Rom in via Monte Bisbino”  di Francesca Martelli

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