Michelle Campus di origine peruviana è stata ritrovata sotto il letto della sua camera avvolta in un lenzuolo. L'ultimo a vederla viva è il fidanzato con il quale, secondo le ricostruzioni, aveva avuto una lite violenta
È stata ritrovata sotto il letto della sua camera, avvolta in un lenzuolo. Uccisa a colpi di martello da qualcuno che poi, prima di fuggire ha cercato di nascondere il suo cadavere nella casa in cui è avvenuta la tragedia. È morta così Michelle Campos, una ragazza di 20 anni di origine peruviana che abitava a Parma con la sua famiglia. Per il suo omicidio è stato fermato dalla polizia nella notte a Milano il fidanzato di 21 anni, dell’Ecuador, che secondo le ricostruzioni è stato l’ultimo a vedere la ragazza viva.
A ritrovare il corpo senza vita di Michelle è stata la madre, che viveva con lei e la sorella di 18 anni in un appartamento in un condominio di via Rondizzoni, una zona residenziale poco lontana dal centro storico della città. La donna era rientrata in casa, dove aveva lasciato la figlia poche ore prima, quando la mattina l’aveva salutata prima di uscire per il lavoro. Secondo gli inquirenti la morte della ragazza risale proprio alle ore del mattino. L’ipotesi è che il fidanzato di Michelle abbia atteso che la madre e la sorella si allontanassero e non fossero in casa per salire nel suo appartamento e incontrarla. Ma una volta insieme, tra i due fidanzati sarebbe scoppiata una lite molto violenta. Parole, insulti e poi un martello brancato e utilizzato come un’arma contro la vittima. Michelle è stata colpita alla testa, il suo corpo senza vita coperto e avvolto dentro a un lenzuolo. Prima di fuggire l’omicida ha voluto quasi nasconderlo, spingendolo sotto il letto, come se non ci fosse. Poi è uscito, facendo perdere le sue tracce.
I vicini di casa, increduli, ricordano Michelle come una ragazza tranquilla, ma parlano anche delle liti frequenti con il fidanzato, delle continue discussioni tra i due, avvenute anche di recente. A fare chiarezza sulla responsabilità del giovane saranno le indagini della Squadra mobile di Parma, che sta cercando di ricostruire la vicenda. Le indagini sono coordinate dal pm Paola Dal Monte.
Il giorno in cui è stata uccisa, la giovane sarebbe dovuta essere presente all’incontro svoltosi martedì in Municipio con il vicesindaco Nicoletta Paci e il sindaco Pizzarotti, alla chiusura del progetto Condor Rosa, un corso di lavoro finalizzato alle pari opportunità e all’integrazione delle ragazze della Comunità sudamericana.
“Una tragedia che tocca profondamente i cuori di Parma, come donna e come assessore alle Pari Opportunità – ha commentato il vicesindaco Paci con delega alle Pari Opportunità – In questo momento le istituzioni sono vicine ai familiari della ragazza e a tutta la Comunità peruviana: una dinamica orribile e barbara, la violenza sulle donne è una piaga divenuta vera e propria questione sociale. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso nel tempo più rapido possibile”.