"Non sappiamo perché si trovasse lì né quali siano le effettive cause della morte", spiegano le fonti aziendali che comunque non nascondono la gravità dell'accaduto. L'astensione dal lavoro di due ore, dichiarato "in segno di solidarietà" è il primo che si svolge nello stabilimento campano da quando è cominciata "l'era Marchionne"
Un operaio è morto allo stabilimento Fiat di Pomigliano. Si tratta di Vincenzo Esposito Mocerino, 61 anni di Somma Vesuviana, dipendente della ditta di pulizia De Vizia e che è stato ritrovato dai suoi compagni di lavoro dopo alcune ore. E’ caduto in una vasca di cataforese, utilizzata per questo tipo particolare di verniciatura, che, sostiene l’azienda, era dismessa. “Non sappiamo perché si trovasse lì né quali siano le effettive cause della morte”, hanno dichiarato i funzionari dell’azienda.
Ma le prime ricostruzioni raccolte tra gli operai parlano di una “morte atroce”. Mocerino, “enzuccio” come lo chiamavano gli amici, infatti, sarebbe caduto da un’impalcatura all’interno della vasca dalla quale non ce l’avrebbe fatta a uscire. L’uomo, ritrovato morto intorno alle due del pomeriggio, è rimasto a lungo a terra da solo con un braccio tranciato e, quindi, potrebbe essere morto per via dell’emorragia. Oggi si sapranno i risultati degli accertamenti legali. La gravità del fatto ha portato le Rappresentanze sindacali aziendali – Fim, Uilm, Fismic e Ugl – a dichiarare due ore di sciopero tra le 15 e le 17.
Esprimiamo “piena vicinanza e solidarietà ai familiari del lavoratore della De Vizia – scrivono le Rsa che hanno chiesto un incontro urgente con la direzione aziendale – per chiarire subito le dinamiche non ancora accertate che hanno portato al disastroso evento di cui è stato vittima il lavoratore”. Lo sciopero di due ore, dichiarato “in segno di solidarietà” è il primo che si svolge nello stabilimento campano da quando è cominciata “l’era Marchionne”.
Dal canto suo la Fiom propone una “commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro del Gruppo”. Il responsabile Auto del sindacato di Maurizio Landini, infatti, rileva che quello di Pomigliano “non è un incidente isolato“. Pochi mesi fa “un altro lavoratore è rimasto vittima di un grave infortunio alla pressa della Fma di Avellino e alla Ferrari di Maranello, nei giorni scorsi, un lavoratore ha tentato il suicidio in fabbrica” ma si è salvato grazie al soccorso dei suoi colleghi. Anche la Fiom ha proclamato lo sciopero auspicando un “incontro urgente” con la direzione aziendale ma soprattutto “una commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Fiat”.