Il Movimento Nuovi consumatori scatena la guerra degli autovelox e lancia la sfida all’amministrazione Cinque stelle di Federico Pizzarotti: “A ottobre creeremo una confederazione con altre associazioni per salvaguardare il bene dei cittadini di Parma, diventeremo un organo di critica costruttiva a questa amministrazione” annuncia il presidente Filippo Greci. Le associazioni (culturali, sportive, di volontariato) che hanno aderito fino ad ora sono 23, l’obiettivo è dare alla città laboratorio del civismo un “nuovo indirizzo civico, provare a fare politica per i cittadini, facendo critica in modo sano e intelligente, anche se sappiamo – aggiunge Greci, riferendosi ai Cinque stelle e al sindaco Pizzarotti – che dall’altra parte non avremo una controparte aperta”.
Come punto di partenza ci sono già alcune battaglie che il Movimento Nuovi consumatori ha portato avanti per la tutela dei diritti dei cittadini. Dopo la denuncia sul comportamento del comandante della polizia municipale Patrizia Verrusio, il nuovo traguardo sarà vincere la partita sugli autovelox, che da mesi vedono un braccio di ferro con il Comune di Parma.
Nodo del contendere, i due nuovi dispositivi installati lo scorso gennaio nel tratto sud della tangenziale della città, che finora hanno fatto recapitare ad automobilisti parmigiani e non fino a 420 multe al giorno. Un modo per fare cassa in modo illecito, secondo Greci e i Nuovi consumatori, anche se il Comune ha sempre ribadito che è tutto regolare. L’associazione però non si è data per vinta e i due apparecchi sono diventati oggetto di un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica per abuso d’ufficio e truffa contrattuale aggravata.
Nel frattempo alcuni dei multati hanno fatto ricorso al giudice di pace, ottenendo sentenze di parere opposto. Una, ma fondamentale, la vittoria del Movimento Nuovi Consumatori, che oltre al ricorso-pilota ne ha depositati per ora oltre cinquanta. Il giudice di pace Bice Reggi parla di “violazione di legge e di norma imperativa cogente”, accogliendo il ricorso che sosteneva l’irregolarità degli apparecchi per il rilevamento della velocità sia per la loro posizione che per la cartellonistica.
Quattro invece le sentenze arrivate a favore dell’amministrazione, che porteranno il Movimento Nuovi consumatori a presentare un nuovo esposto-denuncia alla Procura contro l’ufficio del giudice di pace e i suoi collaboratori. A fine maggio infatti alcuni giudici hanno effettuato un sopralluogo in tangenziale per verificare la posizione e la regolarità degli autovelox su un mezzo della polizia municipale insieme ad alcuni tecnici del Comune. E alcuni di loro sono i firmatari delle sentenze a favore dell’amministrazione. “Il giudice di pace deve porsi come terzo nei confronti della pubblica amministrazione, ma invece in questo caso ci sono stati contatti – spiega Greci – Hanno fatto una gita in tangenziale solo con la controparte e poi hanno emesso una sentenza a sfavore del cittadino. È una cosa molto grave, non solo dal punto di vista deontologico”.
Per questo il Movimento presenterà un esposto al presidente della Corte d’Appello di Bologna, al Csm, al ministero di Giustizia con la richiesta di invio di ispettori ministeriali, al Consiglio giudiziario disciplinare di Bologna, alla Procura di Parma e alla Procura di Ancona. La battaglia proseguirà anche contro il Comune: “A fine settembre manderemo delle diffide perché risarcisca ai cittadini le somme indebitamente percepite, oppure porteremo avanti una grande class action contro l’amministrazione”.