Adotta un regista, lo fai dormire a casa tua e vieni gratis al cinema per dieci giorni. La singolare iniziativa arriva dal Milano Film Festival che in tempi di crisi economica e rilancio della manifestazione, giunta alla sua 18esima edizione (5-15 settembre 2013), propone un pacchetto all inclusive per registi provenienti da tutti i continenti e cittadini milanesi. “Bastano una stanza o un divano letto per la notte”, spiega al fattoquotidiano.it Elisabetta Fanti, coordinatrice generale del festival, “poi l’ospitante deciderà se fornire ai registi anche la prima colazione, noi intanto gli regaliamo un abbonamento a tutte le proiezioni. Lanciamo l’iniziativa, raccogliamo le disponibilità e poi vediamo come incastrare tempi di permanenza degli ospiti. Sono artisti che provengono da tutto il mondo, spesso giovani under 40, sanno adattarsi”.
Un’iniziativa bizzarra, ma necessaria, che in due giorni, grazie all’apposito formulario scaricabile dal sito della kermesse milanese ha già raccolto una cinquantina di adesioni: “Abbiamo pensato di lavorare sul versante dell’ospitalità sia per coinvolgere di più i milanesi, per far diventare sempre più l’iniziativa il festival della città; sia per motivi economici: con la crisi galoppante i finanziamenti diminuiscono sia dal versante pubblico che da quello privato”. La manifestazione milanese porta in dote ogni anno circa 100mila partecipanti, con un buon 70% interessato ai film e il rimanente 30% che partecipa andando ad ascoltare un concerto o con un drink tra i diversi luoghi del Mff, come i cinema Anteo, Palestrina, Spazio Oberdan e le proiezioni all’aperto di Parco Sempione.
“Un terzo dei finanziamenti arriva dalle aziende private, un terzo dalle istituzioni, un terzo dai biglietti venduti”, puntualizza la Fanti, “ma nel 2013 abbiamo risentito molto dei tagli, soprattutto vengono a mancare gli sponsor. Dal Comune di Milano riceviamo 150mila euro e continueremo a riceverlo anche quest’anno, il ministero della Cultura si riunirà in commissione il 3 agosto e pare confermare il suo contributo. Ma se l’anno scorso il budget era di 800mila euro quest’anno scenderà sui 600mila”. Giocoforza trovare soluzioni alternative. “La cultura fa girare l’economia, bisogna crederci di più, è un investimento per il futuro del paese, lo diciamo ai privati come alle istituzioni”. E se con il nuovo assessore alla cultura del comune di Milano, Filippo Del Corno, i rapporti sono “tranquilli” (“abbiamo avuto buoni rapporti con tutte le amministrazioni succedutesi a Milano”), è sulla Regione Lombardia che la Fanti orienta le proprie critiche.
“Da tre anni sono stati cancellati i bandi per sostenere le attività festivaliere, oltre al fatto che quando c’erano le grosse cifre andavano sempre ai soliti noti. Speriamo almeno che con il riordino della Film Commission regionale cambi qualcosa. Tutti i registi e le produzioni milanesi vanno già a girare i propri film da altre parti, figuriamoci organizzare un festival”. Infine, sempre in tema di registi da ospitare, il primo nome è il francese Sylvain George, a cui il Mff dedica una retrospettiva. Un cineasta politicamente impegnato, più volte ospite del Torino Film Festival, che sarà protagonista di un workshop sul cinema: “Altri nomi non possiamo ancora farli, ma saranno tanti e avremo bisogno del supporto dei milanesi in fatto di ospitalità. Il nostro slogan di lancio dell’edizione 2013 è ‘Il cinema bella scoperta’, perché la nostra mission è far vedere il cinema che rimane nascosto e scoprire giovani che provengono da ogni parte del mondo”.