Massima solidarietà ai colleghi di Sky. Specie alla cronista costretta da giorni a stazionare in stile Avetrana all’esterno della clinica londinese dove nascerà, sta nascendo, “ebbe a nascere”, forse è nato, ha fatto il primo ruttino il Royal Baby di William e Kate. Collegamenti ogni ora (quando va bene…) e informazioni a ruota libera sul nulla. E sì, perché la montagna dello spropositato interesse mediatico per la nascita del primogenito della Little Royal Family ha partorito con perfetta puntualità (a differenza di Kate) il topolino di un flusso di notizie lunari. E francamente ridicole.

“Questo è uno dei pupazzi che la gente idealmente vuol regalare al piccolo o alla piccola”….e via con un insulso peluche rosa di due metri in primo piano a coprire la giornalista (e forse anche la sua vergogna). “I bookmakers hanno dato le quote: 5 a 1 che sarà un maschietto”….ed ecco la tabella con il prospetto di quanto si può guadagnare puntando sul sesso del nascituro. “La regina conoscerà il nipotino solo tra qualche settimana”…e via con tutti i movimenti della Royal Bisnonna. Così, tra un’inezia e l’altra, capita anche che la collega muoia di Royal Invidia perché costretta ad entrare in onda dopo collegamenti con notizie vere. “Qui invece non succede proprio nulla” dice la Royal Inviata con un’espressione a metà tra l’imbarazzo e la disperazione.

Perché lì, fuori dalla clinica di Paddington, non c’è davvero niente da raccontare, né da vedere. Una giovane coppia che sta per diventare famiglia, una gravidanza che più normale non si può. Poi, incredibile a dirsi, capita che arrivi il momento fatidico. Il lampo, la liberazione, il tripudio. Tutto in Royal Diretta ovviamente: “Notizia dell’ultim’ora: Kate in ospedale, è iniziato il travaglio. E’ anche arrivato William”. Ma va? Alè: cori di giubilo, trenini che neanche alle feste del Grande Gatsby. La Royal News sta per arrivare…e così il Royal Marmocchio farà la sua comparsa ufficiale in quell’enorme e fumoso Truman Show che lo ha accompagnato sin dal Royal Concepimento. Inutile scandalizzarsi o fare falsa morale sui doveri deontologici del giornalista: il calderone dell’informazione all news è così, vive sui tempi di reazione degli utenti, sui loro umori, sul termometro del momentaneo interesse, sia esso peloso e voyeristico. Pazienza se poi capita di comunicare il nulla: decide il pubblico, viva il pubblico. E suvvia se l’informazione è pubica, tanto tra un po’ arriverà un’altra Royal Ultim’ora.

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