Pittella, il primo a candidarsi alla segreteria del partito, minaccia l'occupazione se Epifani non fisserà "giorno e luogo" del congresso. E su un'eventuale candidatura del premier Letta avvisa: "Non farebbe bene al Pd e creerebbe problemi al governo"
“Subito la data del congresso o occuperemo la sede del Pd“. La minaccia viene da Gianni Pittella, uno dei candidati alla segreteria del Pd, che chiede a gran voce al segretario ‘traghettatore’ Guglielmo Epifani, di sciogliere le riserve e fissare “giorno e “luogo” del prossimo congresso del Partito Democratico. Per questo venerdì presenterà un ordine del giorno in Direzione: “Nessuno si illuda di sospendere la vita democratica del Pd rinviando il congresso. Se qualcuno lo pensa, a settembre occuperemo la sede del partito fino a quando Epifani non comunicherà la data”, ha spiegato Pittella. “Serve un congresso e ci serve subito. É inutile rinviarlo per stabilire le regole, ci sono già, cosa stiamo aspettando? Rinviare il congresso sarebbe la morte del Pd e l’esaltazione delle tante correnti“.
Pittella, che è stato il primo lo scorso maggio a rompere gli indugi e candidarsi al ruolo di nuovo segretario del partito, ha parlato direttamente dalla sede del Pd a Roma, per presentare il suo documento ufficiale di candidatura. E ha ribadito la necessità di fare il punto della situazione all’interno del partito, dopo che negli ultimi giorni alcuni esponenti – su tutti Giuseppe Fioroni-, avevano ventilato l’ipotesi di uno slittamento del Congresso per “evitare ulteriori fibrillazioni al Governo”. Già ieri Pittella aveva lanciato un appello – rinnovato oggi – agli altri candidati, Giuseppe Civati e Gianni Cuperlo, per invitare Epifani a fissare la data. Raccogliendo l’immediata adesione dello stesso Civati: “Pittella ha ragione, mi associo alla richiesta”.
Nell’intervento di oggi – in cui si è soffermato sulla necessità di trovare “un’idea nuova di forma partito, che sia legata ai territori, dove selezionare la classe dirigente” – Pittella ha anche allargato il suo appello a Matteo Renzi: “Dico a Gianni Cuperlo, a Civati e a Matteo Renzi di lavorare insieme sulle questioni di merito ed arrivare dove si puó a punti di sintesi”, ha detto. Segno che, nonostante il sindaco di Firenze non abbia ancora sciolto le riserve sulla corsa alla segreteria del partito, la sua partecipazione è data per scontata dagli stessi altri candidati. Sull’argomento, però, è intervenuto anche Dario Nardella, vicesindaco di Renzi a Firenze: “Se sarà un congresso per il popolo e non della nomenclatura noi ci saremo. Ma al momento Renzi non è candidato perchè aspetta di conoscere la data e le regole“. Lo ha sottolineato il deputato renziano, concludendo: “Bene Pittela. Speriamo che questa litania sulle regole finisca presto”.
Pittella chiude, invece, a una eventuale candidatura di Enrico Letta, di cui pure si è parlato molto negli ultimi giorni: “Penso che Letta sia fortemente impegnato, senza un attimo di tregua nell’azione di governo e non credo proprio che possa dedicarsi anche alla segreteria del Pd”. “Terrei distinta la fisiologia di governo da quella della vita del partito. Mettere insieme le due cose rischia di non far fare bene il Congresso e di creare problemi al Governo”.