Una serie di attacchi terroristici, con l’esplosione quasi contemporanea di più autobombe in diverse zone di Baghdad e di altre città dell’Iraq. E il bilancio delle vittime che sale di ora in ora: al momento, sono 70 i morti e 170 i feriti dell’ondata di attentati. Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya, che cita fonti mediche e della sicurezza. Secondo fonti della sicurezza locale citate dall’agenzia di stampa Dpa, i morti sono 62 e i feriti 200.
Secondo quanto si apprende dai media locali, gli attentati sono cominciati intorno alle 7 del mattino. A Baghdad, dieci autobombe sono esplose in otto quartieri diversi, sei dei quali a maggioranza sciita, facendo circa 30 morti e più di 130 feriti. Un’altra autobomba è esplosa a Mahmoudiya, 30 km a sud della capitale, uccidendo almeno due persone e ferendone 25. Due autobombe sono scoppiate nel centro di Kout, città a maggioranza sciita, 160 km a sud di Baghdad, facendo almeno 5 morti e 35 feriti. Sempre a sud della capitale, altri due attentati con autobombe sono avvenuti a Samawa, altra città sciita, a 280 km da Baghdad, con due morti e decine di feriti. Un’autobomba è esplosa a Bassora, città a maggioranza sciita nel sud del paese, sul Golfo, facendo un morto e sei feriti. Solo a luglio sono state uccise 760 persone in attacchi in Iraq, 3.000 dall’inizio dell’anno. Da tre mesi il numero dei morti è aumentato, arrivando ai livelli del 2008. Gli attentati sembrano essere opera di gruppi sunniti legati ad Al Qaeda, che vogliono contrastare col sangue il potere della maggioranza sciita. In totale gli attacchi sono stati almeno 17, di cui 12 a Baghdad.