L’altro giorno stavo facendo una passeggiata nei boschi da Giaglione a Chiomonte. Cercavo dei funghi con modeste proprietà allucinogene, delle amanite muscarie. Uso personale. Improvvisamente sbuca da dietro un albero un poliziotto in assetto antisommossa. Sobbalzo. “Uh, che paura, agente…” Mi si rivolge imperioso: “Documenti!” “Con tutto il rispetto, signore, io non mi porto dietro la carta d’identità, ma, se vuole, torno all’auto e prendo la patente”. “Mi mostri il contenuto dello zaino”. Apro la tasca laterale. “Ah, un’arma!” afferma inorgoglito. “Un modesto coltellino svizzero, agente. Mi serve per pulire i funghi”. Mi osserva serissimo, le rughe gli solcano la fronte. “Che funghi?” “Amanita muscaria “. Apro lo zaino e glieli mostro: cinque esemplari belli grossi. Rimane perplesso.“Mi segua”. “Ma…”. “Niente ma, mi segua”. Mi adeguo.
Mi caricano su di un cellulare. Ci sono altri pericolosi delinquenti. Uno, contrito, ammette di avere avuto con sé coltello e forchetta d’acciaio: “per fare picnic” aggiunge. Un altro l’hanno colto con una mascherina, dice “anti-polline”. Un altro con una pietra. Ha gli occhialini. Balbetta: “sono un cercatore di minerali”. Un altro ancora, quello sì è pericoloso, lo si capisce, ha i capelli alla rasta. Sarà un anarco-insurrezionalista, penso tra me e me. Lo hanno beccato con un’ascia in mano ed una carriola piena di legna.
Veniamo tradotti in questura. Il poliziotto che mi ha fermato vedo che inforca gli occhiali e guarda su internet. Sobbalza. Mi viene incontro. “Allucinogeni, eh?”. Chino la testa e chiedo di parlare con il mio avvocato. Sono in totale confusione. Io sono il mio avvocato. Vedo un noto giornalista locale che raccoglie golose notizie da uno della Digos per lo scoop del giorno dopo. Lo riconosco: è sempre lui. E’ una vita che scopre pericolosi eversori, spacciatori, lenoni, aggirarsi nei boschi dell’alta valle. Non avrei mai pensato di entrare di diritto nelle sue cronache.
Trascorro la notte in carcere in una cella con solo immigrati. Oramai in galera ci vanno solo gli immigrati, chi ha problemi di droga ed i facinorosi. Protesto la mia innocenza, ma, lo ammetto, con scarsa convinzione. E dire che lo sapevo che girano persino in elicottero degli inquirenti sui boschi della Val di Susa in cerca anche di spacciatori.
Il giorno dopo è prevista l’udienza di convalida. So già che l’imputazione sarà pesante. So anche che finirò sul blog di un senatore dalemiano. Adesso sono più lucido. E’ vero che sono avvocato ma è anche vero che sono solo un civilista. Telefono ai miei amici penalisti. Gli racconto del coltellino svizzero, delle amanite muscarie. Tutti che mi danno del coglione. Che si siano messi d’accordo? Ebbene sì, lo ammetto, lo sono. A breve mi raggiungeranno per concordare un minimo di strategia difensiva. Non passerò vacanze serene. Beati voi che andate via!
Fabio Balocco
Scrittore in campo ambientale e sociale
Giustizia & Impunità - 29 Luglio 2013
Un giorno, nei boschi del Tav in cerca di funghi
L’altro giorno stavo facendo una passeggiata nei boschi da Giaglione a Chiomonte. Cercavo dei funghi con modeste proprietà allucinogene, delle amanite muscarie. Uso personale. Improvvisamente sbuca da dietro un albero un poliziotto in assetto antisommossa. Sobbalzo. “Uh, che paura, agente…” Mi si rivolge imperioso: “Documenti!” “Con tutto il rispetto, signore, io non mi porto dietro la carta d’identità, ma, se vuole, torno all’auto e prendo la patente”. “Mi mostri il contenuto dello zaino”. Apro la tasca laterale. “Ah, un’arma!” afferma inorgoglito. “Un modesto coltellino svizzero, agente. Mi serve per pulire i funghi”. Mi osserva serissimo, le rughe gli solcano la fronte. “Che funghi?” “Amanita muscaria “. Apro lo zaino e glieli mostro: cinque esemplari belli grossi. Rimane perplesso.“Mi segua”. “Ma…”. “Niente ma, mi segua”. Mi adeguo.
Mi caricano su di un cellulare. Ci sono altri pericolosi delinquenti. Uno, contrito, ammette di avere avuto con sé coltello e forchetta d’acciaio: “per fare picnic” aggiunge. Un altro l’hanno colto con una mascherina, dice “anti-polline”. Un altro con una pietra. Ha gli occhialini. Balbetta: “sono un cercatore di minerali”. Un altro ancora, quello sì è pericoloso, lo si capisce, ha i capelli alla rasta. Sarà un anarco-insurrezionalista, penso tra me e me. Lo hanno beccato con un’ascia in mano ed una carriola piena di legna.
Veniamo tradotti in questura. Il poliziotto che mi ha fermato vedo che inforca gli occhiali e guarda su internet. Sobbalza. Mi viene incontro. “Allucinogeni, eh?”. Chino la testa e chiedo di parlare con il mio avvocato. Sono in totale confusione. Io sono il mio avvocato. Vedo un noto giornalista locale che raccoglie golose notizie da uno della Digos per lo scoop del giorno dopo. Lo riconosco: è sempre lui. E’ una vita che scopre pericolosi eversori, spacciatori, lenoni, aggirarsi nei boschi dell’alta valle. Non avrei mai pensato di entrare di diritto nelle sue cronache.
Trascorro la notte in carcere in una cella con solo immigrati. Oramai in galera ci vanno solo gli immigrati, chi ha problemi di droga ed i facinorosi. Protesto la mia innocenza, ma, lo ammetto, con scarsa convinzione. E dire che lo sapevo che girano persino in elicottero degli inquirenti sui boschi della Val di Susa in cerca anche di spacciatori.
Il giorno dopo è prevista l’udienza di convalida. So già che l’imputazione sarà pesante. So anche che finirò sul blog di un senatore dalemiano. Adesso sono più lucido. E’ vero che sono avvocato ma è anche vero che sono solo un civilista. Telefono ai miei amici penalisti. Gli racconto del coltellino svizzero, delle amanite muscarie. Tutti che mi danno del coglione. Che si siano messi d’accordo? Ebbene sì, lo ammetto, lo sono. A breve mi raggiungeranno per concordare un minimo di strategia difensiva. Non passerò vacanze serene. Beati voi che andate via!
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Roma, 11 gen. (Adnkronos) - "Gravi le dichiarazioni di Matteo Renzi che oggi dal palco della sua festa di compleanno nel suo ormai quotidiano attacco a Giorgia Meloni stila liste di proscrizione di giornalisti. Addirittura parla, o sarebbe meglio dire vaneggia, di ‘pezzi della comunicazione o della stampa’ al fianco di Giorgia Meloni. Probabilmente pensa in questo modo di riabilitarsi agli occhi della sinistra. Quello che colpisce, però, è il silenzio dell’Ordine dei giornalisti che, come al solito, è pronto a mobilitarsi soltanto quando gli attacchi arrivano da esponenti non della sinistra. Chissà, infatti, cosa sarebbe accaduto se queste stesse frasi le avesse dette Giorgia Meloni”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Filini, responsabile nazionale del programma.
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - "È emersa la vera Meloni che protegge a oltranza la sua tribù fatta di parenti, amici e compagni di partito. Nordio è ancora al suo posto nonostante i disastri, Santanchè nonostante un conflitto di interessi spaventoso, l’ex cognato Lollobrigida persevera con gaffe e treni fermati a piacimento, Salvini è il peggior Ministro dei trasporti della storia e andava cacciato non oggi per l’ennesima giornata infernale ma ieri. Non solo: Meloni aumenta gli stipendi ai Ministri mentre dice no al salario minimo, le pensioni le aumenta di 1.8€ e in conferenza stampa non trova il tempo di affrontare i problemi degli italiani come sanità e carobollette. Io al posto suo, invece di fare da portavoce al multimiliardario Musk, sarei ossessionata da questi problemi". Lo ha detto la vicepresidente M5S, Chiara Appendino, a Accordi e disaccordi sul Nove.
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - “La vicenda degli agenti delle forze di polizia accerchiati in centro a Busto Arisizio da circa 40 persone è un fatto gravissimo. È sempre più frequente il verificarsi di questi episodi, anche fuori dalle grandi città e in provincia. É evidente che ci si trovi di fronte al dilagare di situazioni di pericolo che nascono dalla sottovalutazione che la narrazione di certa politica buonista di sinistra ha imposto, per l’incapacità di riconoscere il fallimento di un approccio lassista a un’immigrazione che tutto vuole tranne che inserirsi e accettare le nostre regole di convivenza". Lo dichiara il deputato della Lega, Stefano Candiani.
"C’è una aggravante costituita oggi anche dal continuo tentativo, sempre da parte della medesima politica di sinistra di giustificare e di scusare gli autori di questi episodi, accusando le Forze dell’Ordine ogniqualvolta intervengono per fermare questi individui con il risultato di depotenziarne l’azione di tutela della sicurezza. Se da una parte esprimiamo sconcerto per questi fatti e auspicio di severe sanzioni penali per i responsabili di queste violenze, dall’altro non possiamo che esprimere solidarietà nei confronti delle Forze dell’Ordine, unitamente all’impegno di rinforzare il quadro regolatorio per garantire a chi veste una divisa e ai cittadini che a queste divise si appellano, di non trovarsi da difensori dell’ordine della sicurezza ad essere accusati e portati al banco degli imputati al posto dei criminali".
"Occorre anche che siano utilizzati appieno tutti gli strumenti già oggi a disposizione, come il Daspo urbano, nei confronti di questi violenti che, quando sono stranieri debbono essere immediatamente espulsi. Di tutto questo ne ho parlato oggi, sia con il prefetto di Varese che con il sindaco Antonelli e con il segretario della Lega di Busto Arsizio, Alessandro Albani”.
Tel Aviv, 11 gen. (Adnkronos) - Secondo quanto appreso da Haaretz, l'esercito israeliano ha autorizzato un piano per ritirare rapidamente le truppe da vaste aree della Striscia di Gaza, mentre sono in corso colloqui per la liberazione degli ostaggi. Secondo il giornale israeliano, l'esercito ha studiato diversi modi per ritirare le truppe da Gaza, anche attraverso il corridoio di Netzarim.
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - “In termini politici la vera notizia è solo una: da oggi Vincenzo De Luca non è più un dirigente del Pd”. Lo ha detto Pino Bicchielli, vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera, nel corso della trasmissione “Agenda” di SkyTg24, commentando la conferenza stampa del presidente della Regione Campania.
“Vedere per l’ennesima volta De Luca usare il simbolo della Regione Campania, un ente che appartiene a tutti i cittadini, con sotto slogan politici contro il governo, dimostra che 10 anni sono anche troppi per una personalità come De Luca. Ad un certo punto - ha concluso il parlamentare salernitano - qualcuno pensa di essere proprietario di quell’istituzione”.
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - "Da persona pragmatica, io mi occupo degli interessi dei cittadini. Quando parliamo di difesa nazionale dobbiamo entrare nel merito: senza pregiudizi, il nostro Paese deve interrogarsi se quella tecnologia ci serve, se è l'unica possibilità e se ci sono tutte le necessarie tutele. Qui il problema è duplice: l'ingerenza di un miliardario potentissimo che ovviamente fa i propri interessi e avrà anche un ruolo politico e una premier che non sa dirgli di no". Lo ha detto la vicepresidente M5S, Chiara Appendino, a Accordi e disaccordi sul Nove.
"Ci ricordiamo quando già in passato è stata zitta a fronte delle ingerenze di Musk sui giudici italiani lasciando a Mattarella il compito di difendere le nostre istituzioni. Siamo davanti a un paradosso: Meloni si definiva del popolo e sovranista mentre ora prende un miliardo e mezzo degli italiani per svendere la nostra sicurezza nazionale a uno degli uomini più potenti e ricchi del mondo.”
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - "Non credo che Trump farà davvero le annessioni di cui parla, sono dichiarazioni folli. Ciò che mi preoccupa di più è che ha dichiarato che vuole aumentare al 5% del PIL la spesa dei Paesi Nato per le armi: triplicare la spesa attuale vuol dire abbracciare definitivamente un’economia di guerra. Sarebbe un’ulteriore accelerata nella corsa al riarmo di cui già stiamo vedendo gli effetti: morti, distruzione, guerra che dilaga, economia in sofferenza e bollette che schizzano". Lo ha detto la vicepresidente M5S, Chiara Appendino, a Accordi e disaccordi sul Nove.
"Non mi aspetto una risposta europea forte: Von Der Leyen, avallata da Meloni e Schlein, invece di investire su scuola e sanità ha puntato sulla corsa al riarmo. In Italia, Meloni non trova i soldi per nulla ma per le armi li trova sempre. Noi non ci arrendiamo e lottiamo per un Paese che non compri carri armati ma posti letto, non spenda per proiettili ma per libri e scuole, non investa nell’industria bellica ma nel patrimonio di imprese che compie la transizione ecologica e tecnologia. Meloni si sta dimostrando una marionetta con i fili tirati dai potenti di turno: sulla politica economica dai falchi di Bruxelles, sulla politica estera da Washington.