“In quest’Aula siamo invasi dalle lobby: c’è la lobby di chi vuole una cosa, c’è la lobby di chi ne vuole un’altra, c’è la lobby dei sodomiti, rappresentata da Sinistra e Libertà”. Sono le parole del deputato leghista Gianluca Buonanno, che nei suoi molteplici interventi alla Camera, durante l’esame del dl Ecobonus, ha reiteratamente appellato i colleghi di Sel con l’epiteto “sodomiti”. Gli attacchi del parlamentare del Carroccio iniziano dalla mattinata e proseguono nel pomeriggio, al punto da esasperare gli animi e spingere i deputati di Sel a ribellarsi contro il vicepresidente della Camera, Luigi di Maio, e ad abbandonare l’Aula. Tutto comincia quando Buonanno lancia un duro monito contro il centrosinistra a proposito delle “pensioni d’oro”. “Ma i comunisti di una volta dove cavolo stanno?” – accusa – “Qua ci sono solo più ciarlatani che ci vengono a raccontare che fanno i comunisti e poi si sono pure astenuti. Siete peggio dei Cinesi, siete contraffatti. Ma che razza di comunisti siete?”. E parte il primo attacco: “Probabilmente se vi avevamo messo insieme i sodomiti, magari veniva fuori qualcosa. Ma andate a Pechino a imparare un po’ qualcosa. Votate con i ricchi, fate paura. Ma non a noi, fate paura al vostro popolo”. Scoppia la bagarre e ad avvicinarsi a Buonanno è il deputato di Scelta Civica, Marazziti, a cui il parlamentare leghista chiede: “E questo è un comunista? Ma di che partito è? Posso sapere chi mi si avvicina di che partito è?”. Lapidario ed ironico il commento di Bruno Tabacci di Scelta Civica, che così introduce il suo intervento: “Lo show del collega Buonanno certamente farà morire di invidia i miei amici marxisti per questo suo richiamo“. Ma la polemica prosegue ancora nelle ore successive, finché nel pomeriggio il deputato della Lega Nord, dopo un monologo sui comunisti “No Tav”, accusa nuovamente Sel: “Noi vogliamo difendere la famiglia e le giovani coppie eterosessuali. Da un’altra parte del Parlamento e del Paese vi è chi, invece, con una lobby sodomita, vuole esclusivamente difendere gli omosessuali“. Ai richiami ripetuti di Di Maio, Buonanno replica: “Io prendo termini scritti nella Bibbia. Quelli di Sel invece sono solo ipocriti vestiti di rosso“. Scoppia la bagarre in Aula ed è il deputato di Sel, Erasmo Palazzotto, a protestare vivacemente: “Non può essere tollerato in un’Aula del Parlamento italiano che il deputato Buonanno continui ad usare termini ingiuriosi, non per Sel, ma per tutte le persone omosessuali di questo Paese”. E annuncia: “Sel abbandonerà l’Aula di questo Parlamento tutte le volte che il deputato Buonanno prenderà la parola, fino a quando non sarà censurato, essendo nominato da lei a norma dell’articolo 59 del nostro Regolamento”
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