Lo scontro a calci e pugni avvenuto sulla battigia di Miramare ha coinvolto circa trenta persone, di cui 10 senegalesi e 20 cingalesi. Le forze dell'ordine sono intervenute provocando un fuggi fuggi generale che ha creato qualche disordine tra i turisti. Nello stesso giorno la giunta aveva in programma di discutere del problema della lotta all'abusivismo commerciale
Un senegalese portato in ospedale con una contusione guaribile in 7 giorni e tre fermati (due suoi connazionali e un cingalese). Questo il bilancio di una maxi rissa tra venditori abusivi avvenuta su un arenile di Miramare, una località sulla costa sud di Rimini, all’altezza degli stabilimenti balneari 136-137. Tutto è successo proprio nel giorno in cui è stata programmata una seduta del consiglio comunale di palazzo Garampi sulla lotta all’abusivismo commerciale.
Oggetto della contesa che ha fatto scoppiare la rissa è lo spazio sulla battigia dove esporre la mercanzia in vendita. Uno scontro territoriale che ha visto contrapporsi dapprima due uomini di nazionalità cingalese e senegalese e poi ha coinvolto i rispettivi connazionali: in tutto una trentina di persone, 10 senegalesi e 20 cingalesi. Tra pugni e spintoni è volato anche qualche oggetto. Un cingalese ha colpito un senegalese con uno “stendino” per appendere gli abiti ferendogli un braccio. L’uomo è stato portato in ospedale con una sospetta frattura, che poi si è rivelata solo una contusione guaribile in sette giorni.
Le forze dell’ordine sono subito intervenute, causando un fuggi fuggi generale. A diverse pattuglie dei carabinieri si sono affiancate polizia di Stato e municipale. I venditori abusivi fuggendo tra gli ombrelloni hanno creato panico tra i turisti stesi al sole. Uno di loro, una donna, è stata sottoposta ad accertamenti sanitari in seguito a un forte urto ricevuto da un venditore in fuga.
“Abbiamo voluto far presente al prefetto Claudio Palomba – ha detto l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad che col sindaco Andrea Gnassi e il Comandante della Polizia Municipale Vasco Talenti è stato ricevuto verso le ore 13 dal prefetto- tutta la nostra preoccupazione per i fatti accaduti sull’arenile questa mattina. Abbiamo più volte ribadito che oggi l’abusivismo commerciale in spiaggia presenta aspetti sempre più preoccupanti in materia d’ordine pubblico e che, come tali, vanno affrontati per la complessità e gravità che il fenomeno mostra. Siamo davanti a un problema di ordine pubblico –ha sottolineato l’assessore- stiamo parlando di occupazione fisica dell’arenile, della difficoltà dei bagnini di salvataggio di operare in tranquillità, degli scontri che sfociano tra venditori per occupare un pezzo di spiaggia. Siamo davanti ad un problema complesso, dalle molte sfaccettature ma che ha bisogno di misure forti per essere risolto. Ed è chiaro che il tema dei rinforzi, ma soprattutto delle tempistiche del loro arrivo, è ormai fondamentale per un’opera di prevenzione senza la quale diventa poi molto difficile intervenire a stagione in corso”.
“Il problema non è solo riminese -ha continuato Sadegholvaad. È notizia di pochi giorni fa la morte di un senegalese inseguito dalla polizia a Ventimiglia. Quattro giorni fa si è tenuto un meeting tra le prefetture di Ferrare, Ravenna, Cesena e Rimini per parlare di abusivismo commerciale e prostituzione. A Rimini esiste un’ordinanza del Questore, nel quadro dell’organizzazione definita in sede di Comitato per la sicurezza e ordine pubblico, che divide l’arenile tra le varie forze dell’ordine. Sono tutte impegnate su questo fronte, lo sforzo è massimo, ma chiediamo rinforzi da Roma. Quest’anno sono arrivati dopo la Notte rosa, troppo tardi! Passato ferragosto siamo già a fine stagione e così non è possibile mettere in campo azioni di prevenzione”.
Sull’importanza di vigilare sulle spiagge di Rimini, l’assessore al demanio marittimo Roberto Biagini insiste: “L’arenile deve essere controllato come qualsiasi altra parte del territorio. Ciò compete a tutte le forze politiche, di ordine e sicurezza pubblica. Ne va della qualità del nostro turismo”. Intanto sui social network la rissa ha scatenato i commenti dei cittadini e sono in molti a non sentirsi sicuri. Walter Fabbri scrive sul profilo “La Rimini che vorremmo”: “Noi qua a Rivazzurra siamo assediati da abusivi e prostitute e la rissa di questa mattina è solo la prova del pericolo che corriamo tutti i giorni”.