IL TRUCCHETTO
Ecco come un contabile della Fox racconta ai suoi superiori il sistema Berlusconi.
“Significativa era la email del 12.12.1994 con la quale tale Douglas Schwalbe, un contabile della Fox, scrive a Mark Kaner, all’epoca Presidente della Distribuzione intemazionale della Twenty Century Fox. Del seguente tenore: “Oggetto SBC Meeting: Mi sono incontrato con Guido Pugnetti venerdì. Lui mi ha spiegato che Carlo Bernasconi stava ancora pensando a cosa fare per i contratti della Fox, che avrebbe voluto incontrarsi con noi a Los Angeles (…). Mi ha spiegato quanto segue con la speranza che il tutto rimanesse tra me e lui. In due parole l’impero di Berlusconi funziona come un elaborato ‘shell game’. È un gioco che consiste nel prendere tre gusci di noci vuoti e nascondere sotto uno di essi il nocciolo di una ciliegia. Chi gioca deve indovinare dove il nocciolo è stato nascosto. Con la finalità di evadere le tasse italiane. La Principal, con sede a Lugano, compra licenze dei prodotti dagli Studios e successivamente li vende a Reteitalia. Se la Principal compra Mrs Doubtfire per 2 milioni di dollari, poi Canale 5 potrebbe acquistare la licenza per questo film (per esempio) per 3 milioni di dollari. Questi 3 milioni in realtà rappresentano (…) un trasferimento perché non si vuole che Reteitalia faccia utili (o faccia figurare utili). I profitti vengono tenuti in Svizzera (come sappiamo le banche svizzere proteggono la privacy dei loro clienti). (…) Ti prego di tenere per te queste informazioni visto che mi sono state comunicate in modo confidenziale“.
AGRAMA-B. UNA COSA SOLA
Il produttore Frank Agrama, formalmente indipendente, è in realtà socio occulto di Berlusconi.
“In una missiva del 29.10.03, diretta all’Avv. Aldo Bonomo, all’epoca Presidente di Fininvest, e al dott. Alfredo Messina, direttore di Fininvest, Agrama dichiara di aver lavorato per le società del gruppo fin dal 1976 in qualità di loro rappresentante, precisando che Fininvest non spende un centesimo di più acquistando per il suo tramite e specificando, al riguardo, che i corrispettivi per le concessioni vengono trattati e concordati tra gli incaricati di Fininvest e gli Studios. II medesimo concetto viene ribadito al punto 7 della missiva dove si afferma che la sua funzione nei confronti di Fininvest è quella di agente negli Usa senza alcun costo aggiuntivo per l’acquirente europeo in quanto la commissione dell’agente viene corrisposta dagli Studios americani e non da Fininvest. Nel corso di detta lettera, Agrama spiega qual è la sua funzione e la sua utilità in relazione agli Studios, e non a Fininvest, in quanto sottolinea che gli affari conclusi con loro non sono soggetti alla ritenuta alla fonte e gli Studios apprezzano notevolmente questo aspetto (…). Lo stesso concetto è espresso in un’altra missiva di Agrama del 30.10.2001 (…) nella quale Agrama dice che la sua intermediazione non comporta alcun costo aggiuntivo per le entità di Berlusconi, precisando al riguardo che il prezzo non viene trattato da Agrama con i produttori americani, bensì direttamente dalle societa di Berlusconi. Invece, Agrama maggiorava non solo i prezzi aggiuntivi, ma addirittura i costi dei materiali tanto che Silvia Cavanna riferiva che i prezzi praticati da Agrama sui materiali erano il doppio di quelli richiesti da altre società produttrici (“Prezzi che non esistevano”).
Vi è poi una lettera inviata via fax su carta intestata Harmony Gold (in realtà si tratta di un memo) da Frank Agrama a Daniele Lorenzano, in cui Agrama afferma: ‘Ti allego una lettera che ti è stata mandata in precedenza da Robert Cohen, che riguarda 13 film, (…) solo per rinfrescarti la memoria. Robert Cohen ha incontrato altre persone, Mike Adler, Francesco Nespiga, nell’ufficio di Mike Adler e loro vogliono sapere da te direttamente se sei d’accordo con il contenuto di quella lettera per quanta riguarda i prezzi, le fee, il costo della distribuzione, l’allocazione e quant’altro. Non vogliono iniziare a lavorare sul contratto a meno che tu non dica loro che sei d’accordo. Per cortesia manda un fax a Mike Adler, dicendogli che sei d’accordo oppure telefonagli in modo che possano iniziare a preparare il contratto’. Se ne ricava che era Daniele Lorenzano che stabiliva e concordava con Paramount i prezzi e altre condizioni contrattuali”. (…) Si ribadiscono: il rapporto continuativo con Berlusconi e con Bernasconi; il ‘costo zero’ dei diritti da lui intermediati; la sua natura di mero agente; il fatto che tutti i contratti vengano stipulati in realtà non da lui stesso ma dagli uomini del gruppo (e quindi da Lorenzano).
La lettera datata 11.2.99 inviata da Agrama a Me Kluggage dimostra anch’essa la particolarità del rapporto tra Berlusconi e Agrama (Harmony Gold) posto che Agrama utilizza, riferendosi al Gruppo Berlusconi, il noi: ‘Noi siamo diventati i vostri più importanti clienti in Italia e Spagna’. (…) Ed ancora il 24.12.1998 una rappresentante della Wiltshire Trading, tale Hoffmann, scrive a Paramount a proposito della violazione di un accordo del 1993 per la trasmissione di un film dicendo di aver contattato ‘le nostre emittenti’, riferendosi con ciò chiaramente alle società di Berlusconi. (…) Il 21 dicembre 1993 Bruce Gordon di Paramount in una lettera al collega Lucas conferma ‘la totale sovrapponibilità tra Agrama e Berlusconi, posto che non vi è distinzione né tra le società né tra le persone, né tra le cifre’. (…) In una lettera del 7 ottobre 1997, due contabili di Paramount, Taylor e Schlaffer, a proposito di crediti nei confronti di società di Agrama le definiscono ’Berlusconi’s companies’.