Con un comunicato ufficiale postato sul sito della società rossonera, il Milan si schiera a fianco di Silvio Berlusconi dopo la decisione della Cassazione di confermare la condanna ricevuta in appello per il processo Mediaset. E sotto a una foto in cui si vede il presidente sollevare raggiante una Champions League, il comunicato della società recita: “Sono ventisette anni che la vita dei Milanisti è tutta da vivere e da raccontare. Grazie e solo grazie a Silvio Berlusconi. Oggi come sempre, oggi più che mai: i Milanisti sono al fianco del presidente Berlusconi. Quante volte è stato lui a dare la carica alla creatura che ama di più. Questa volta, se serve, saranno il Milan e i Milanisti a ricambiare. Oggi quindi non solo grazie Presidente ma soprattutto, forza Presidente!”.
A parte le battute, le adesioni e le prese di distanza che questo comunicato ha generato, da notare come la nota sia stata inserita nella categoria “prima squadra” del sito, dove di solito si trovano le notizie su Balotelli, Boateng e compagnia. A voler sottolineare che non si tratta di un papello aziendale, ma di una sentita e condivisa presa di posizione della squadra. D’altronde, ci aveva già pensato ieri sera il tanto bistrattato Allegri, che dal suo presidente ha ricevuto non poche pubbliche lavate di capo, ad allinearsi subito alla volontà del club. “Sono molto dispiaciuto, sia io che la squadra gli siamo molto vicini”, ha detto il tecnico rossonero commentando la sentenza. A voler sottolineare la totale adesione del Milan, della sua squadra e della sua storia, ai destini del suo presIdente in carica.
Invece, al di là dei molteplici tentativi avvenuti negli ultimi trent’anni di cancellare con un colpo di spugna pubblicitario il passato del club prima di Berlusconi – uno su tutti l’ostracismo nei confronti di Rivera – la società Ac Milan ha una storia ultracentenaria che precede e sopravviverà all’attuale gestione. Anche perché Berlusconi non è stato nemmeno il primo presidente del Milan che ha avuto a che fare con la giustizia: dalle tragiche vicende di Andrea Rizzoli e Albino Buticchi, alle squalifiche sportive di Franco Carraro, Felice Colombo e Giuseppe Farina, fino alla condanna per bancarotta fraudolenta di Felice Riva, le relazioni tra i presidenti rossoneri e la giustizia sportiva o ordinaria sono state spesso pericolose.
E se molto si è già scritto di come Berlusconi abbia usato il Milan per le sue fortune politiche, altrettanto è stato fatto per far coincidere le boutade presidenziali calcistiche come “siamo la squadra più titolata al mondo”, una menzogna che ripetuta all’infinito alle orecchie di qualcuno può diventare verità, con le sue opinioni politiche. Non è mai successo che il Milan, una delle più gloriose società di calcio in Italia e nel mondo, sia stato usato per prendere una posizione netta nelle vicende giudiziarie, a favore di chi, per un breve e vincente periodo, ne è stato il proprietario.
twitter: @ellepuntopi
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Berlusconi condannato, se anche il Milan diventa ‘falco’ del Popolo della Libertà
Sulla home page del sito della società rossonera un accorato messaggio di solidarietà al presidente del club: non era mai capitato nella storia del Diavolo che venisse usato pre prendere una posizione netta su una vicenda giudiziaria
Con un comunicato ufficiale postato sul sito della società rossonera, il Milan si schiera a fianco di Silvio Berlusconi dopo la decisione della Cassazione di confermare la condanna ricevuta in appello per il processo Mediaset. E sotto a una foto in cui si vede il presidente sollevare raggiante una Champions League, il comunicato della società recita: “Sono ventisette anni che la vita dei Milanisti è tutta da vivere e da raccontare. Grazie e solo grazie a Silvio Berlusconi. Oggi come sempre, oggi più che mai: i Milanisti sono al fianco del presidente Berlusconi. Quante volte è stato lui a dare la carica alla creatura che ama di più. Questa volta, se serve, saranno il Milan e i Milanisti a ricambiare. Oggi quindi non solo grazie Presidente ma soprattutto, forza Presidente!”.
A parte le battute, le adesioni e le prese di distanza che questo comunicato ha generato, da notare come la nota sia stata inserita nella categoria “prima squadra” del sito, dove di solito si trovano le notizie su Balotelli, Boateng e compagnia. A voler sottolineare che non si tratta di un papello aziendale, ma di una sentita e condivisa presa di posizione della squadra. D’altronde, ci aveva già pensato ieri sera il tanto bistrattato Allegri, che dal suo presidente ha ricevuto non poche pubbliche lavate di capo, ad allinearsi subito alla volontà del club. “Sono molto dispiaciuto, sia io che la squadra gli siamo molto vicini”, ha detto il tecnico rossonero commentando la sentenza. A voler sottolineare la totale adesione del Milan, della sua squadra e della sua storia, ai destini del suo presIdente in carica.
Invece, al di là dei molteplici tentativi avvenuti negli ultimi trent’anni di cancellare con un colpo di spugna pubblicitario il passato del club prima di Berlusconi – uno su tutti l’ostracismo nei confronti di Rivera – la società Ac Milan ha una storia ultracentenaria che precede e sopravviverà all’attuale gestione. Anche perché Berlusconi non è stato nemmeno il primo presidente del Milan che ha avuto a che fare con la giustizia: dalle tragiche vicende di Andrea Rizzoli e Albino Buticchi, alle squalifiche sportive di Franco Carraro, Felice Colombo e Giuseppe Farina, fino alla condanna per bancarotta fraudolenta di Felice Riva, le relazioni tra i presidenti rossoneri e la giustizia sportiva o ordinaria sono state spesso pericolose.
E se molto si è già scritto di come Berlusconi abbia usato il Milan per le sue fortune politiche, altrettanto è stato fatto per far coincidere le boutade presidenziali calcistiche come “siamo la squadra più titolata al mondo”, una menzogna che ripetuta all’infinito alle orecchie di qualcuno può diventare verità, con le sue opinioni politiche. Non è mai successo che il Milan, una delle più gloriose società di calcio in Italia e nel mondo, sia stato usato per prendere una posizione netta nelle vicende giudiziarie, a favore di chi, per un breve e vincente periodo, ne è stato il proprietario.
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.