A 13 chilometri dal mare, questo borgo medievale nell’entroterra di Bordighera e Ventimiglia, è diventato un atelier all’aperto con case rimesse a nuovo da artisti di tutto il mondo. E ad agosto il centro si anima anche con gli spettacoli sotto le stelle del teatro della Tosse
Nella Riviera del ponente ligure, a 13 chilometri dal mare, il borgo medievale di Apricale, nell’entroterra di Bordighera e Ventimiglia, è diventato un atelier all’aperto. Nei vicoli stretti, dipinti a murales, si incontrano case rimesse a nuovo da artisti di tutto il mondo, alcune trasformate in albergo. E ad agosto il centro si anima anche con il teatro della Tosse.
La posizione è davvero spettacolare, su un cucuzzolo che domina dall’alto il litorale dell’estremo ponente ligure. E poi c’è la luce (non per niente il nome deriva dal latino “apricus” cioè esposto al sole), che regala ad Apricale un fascino tutto particolare. Forse è per quest’atmosfera – fatta di panorami netti e aria limpida- che il borgo, fin dagli anni ’60, è diventato meta e casa di elezione di tanti artisti, arrivati qui da tutto il mondo. La loro presenza creativa ha dato un nuovo slancio al borgo medievale – già perfetto con il suo castello a dominare i caruggi, gli stretti vicoli che tagliano l’abitato di case in pietra – che è stato così restaurato, dipinto, riscoperto. Le strade intorno al centro, come via Roma, via Martiri e via Cavour, sono impreziosite da murales mentre il castello stesso è sede di mostre e atelier artistici. Anche gli edifici storici sono stati reinventati e aperti al pubblico: uno degli esempi più riusciti è il cosiddetto “albergo diffuso” denominato “Munta e cara”, nel senso che le camere sono distribuite in varie case d’epoca sparse per il borgo.
Da vedere. Dall’alto, a dominare Apricale, ci sono la chiesa parrocchiale e il Castello della Lucertola, arroccato sopra uno sperone di roccia, originario del X secolo. Nel corso dei secoli ha subito vari rimaneggiamenti e oggi è stato acquistato e rimesso “a nuovo” dall’amministrazione comunale. All’interno, il giardino pensile, i sotterranei, le sale del piano ammezzato con il Museo della storia di Apricale, mentre il sontuoso salone del piano superiore ospita periodicamente mostre e manifestazioni culturali. Per i patiti del palcoscenico, la Galleria del teatro è un corridoio ricavato tra le mura antiche del castello e i muri più recenti; sono esposti i manifesti delle varie rappresentazioni teatrali che la celebre compagnia del teatro della Tosse dal 1990 organizza, oltre alle sagome della scenografia dei tarocchi disegnate da Emanuele Luzzati, artista e fondatore del teatro della Tosse.
Da fare. Complice il caldo estivo, il mare è un richiamo irresistibile. In fondo, le spiagge di Bordighera e Ventimiglia sono a soli 20 minuti di macchina. La sera, invece, conviene ritornare ad Apricale: puntuale come ogni estate da più di 20 anni, il Teatro della Tosse porta per le vie e le piazze del paese le sue rappresentazioni sotto le stelle. Quest’anno, dal 6 al 17 agosto, tocca a “Shakespeare dream”, ispirato al “Sogno di una notte di mezza estate“.
Da mangiare. Il sole e il terreno fertile regalano un olio d’oliva davvero prelibato, che viene celebrato ogni primavera con la “Festa dell’olio nuovo“. In estate, il piatto tipico locale è il condiglione, un insalata di pomodori e verdure affettate (cipolla, peperoni, cetrioli, basilico, gambi di sedano), condita con acciughe salate, olive in salamoia e, naturalmente, olio extravergine di oliva. Senza dimenticare la focaccia, regina del piatto in tutta la Liguria: qui si mangia con la cipolla o con foglie di salvia.