Signori dirigenti del Pd, come potete restare un minuto di più al governo con un delinquente? Vi fate un vanto della vostra appartenenza all’Internazionale socialista, ma c’è uno di quei partiti che accetterebbe di governare con chi ha subito la stessa condanna di Al Capone? Come potete pensare di continuare a cincischiare, quando la situazione è di una semplicità addirittura manichea? Chi resta al governo con un delinquente diventa suo complice, gli regge il sacco. Punto. Lo capisce anche un bambino, lo sanno anche i sassi.
Alla fine dello scorso anno avete votato una legge bipartisan in forza della “non possono comunque ricoprire la carica di deputato e di senatore coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione”, e ora la dovrete “implementare” (è un atto dovuto) con un voto in Senato che dichiari Berlusconi decaduto. Voto immediato, poiché secondo la legge il Caimano “non può ricoprire la carica” non appena la sentenza sia definitiva, il che è avvenuto alle 19,40 di giovedì 1 agosto.
Tergiverserete, la tirerete in lungo, o addirittura farete mancare i voti per l’espulsione di Berlusconi da Palazzo Madama? Non è pensabile, sarebbe eversione, sarebbe golpismo. E cacciandolo dal Parlamento, potete pensare di restare al governo con i suoi scherani, che stanno scatenando già indecenti gazzarre, mentre i suoi mass media istigano a ennesime aggressioni contro i magistrati? Regalereste a Berlusconi l’ultimo atout: decidere lui quando far cadere il governo, dimostrare che è ancora il Padrone della politica perché anche vostro padrone, perché in grado di dettarvi i tempi, i modi, i temi dell’agenda. Il vostro masochismo è così sconfinato?
Il Fatto Quotidiano, 4 agosto 2013