C’è il via libera del governo kazako per il rientro in Italia della moglie del dissidente Ablyazov. La notizia la porta la delegazione del Movimento 5 Stelle, negli ultimi tre giorni in Kazakistan dove i deputati hanno incontrato la donna e i rappresentanti delle istituzioni locali. “Il governo kazako”, ha dichiarato il deputato Carlo Sibilia poco dopo l’atterraggio all’aeroporto di Fiumicino, “permetterà ad Alma Shalabayeva di tornare in Italia a determinate condizioni. Lei è informata e sta valutando con i suoi legali come rientrare a Roma. Dovrà però pagare una cauzione”. A dare garanzia della possibilità dell’intervento, il ministro degli esteri Erlan Idrissov, incontrato dal gruppo ad Astana. “Ora la palla passa al governo. Se c’è qualcuno che deve pagare i danni di questa “extraordinary rendition” è il governo: se vuole, può proporsi di pagare la cauzione” di Alma Shalabayeva”.
“Oltre alla cauzione, il governo kazako pone come condizione che la signora Shalabayeva sia pronta a tornare in Kazakistan, se fosse richiesto dagli organi giudiziari”, ha continuato Sibilia, “I legali della Shalabayeva stanno valutando come ottemperare alle condizioni richieste ma la signora ci ha ribadito la volontà di tornare a Roma. E’ stato un colloquio sereno – ha concluso Sibilia – E’ la prima volta che un rappresentante del governo di Astana riceve una delegazione parlamentare d’opposizione”.
La dichiarazioni all’arrivo in Italia sono state poi confermate nel corso della conferenza stampa organizzata alla Camera. I deputati hanno raccontato le impressioni del viaggio che, dicono, “siamo stati costretti a organizzare in autonomia e per iniziativa personale”. Un viaggio durante il quale la delegazione ha incontrato le istituzioni e chiesto chiarimenti di un’operazione “fumosa”. Alessandro Di Battista ha ribadito: “La frase esatta del ministro degli esteri ad Astana è stata: ‘a noi non interessa nulla della signora Shalabayeva, ha fatto tutto il governo italiano’. Ora chiediamo all’esecutivo di rimediare”.