L'ex deputato Pdl e consigliere di Tremonti ha ripreso servizio alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze: stipendio da 194mila euro all'anno. In primavera era stato ritenuto colpevole di finanziamento illecito (pena di 8 mesi) in primo grado, mentre da poche settimane è stato rinviato a giudizio per associazione a delinquere e corruzione
A volte ritornano e in Italia succede spesso. Marco Milanese, ex deputato Pdl e consigliere dell’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha ripreso servizio alla Scuola superiore dell’economia e delle finanze, direttamente controllata proprio dal ministero di via XX Settembre: stipendio lordo annuo 194.332 euro. L’ex braccio destro di Tremonti, come rivelato dal giornale “La notizia”, è tornato nella prestigiosa scuola per la formazione del personale dell’amministrazione economica e finanziaria nonostante una condanna in primo grado, un rinvio a giudizio e un’inchiesta della magistratura che lo vede coinvolto proprio insieme all’ex ministro.
Il 28 marzo scorso Milanese è stato condannato in primo grado dal tribunale di Roma (pena sospesa) a 8 mesi per finanziamento illecito di un deputato, nel processo nato da un filone dell’inchiesta sugli appalti Enav. Associazione a delinquere, corruzione e rivelazione di segreto invece sono i capi di imputazione per i quali Milanese è stato rinviato a giudizio, l’8 giugno scorso, dal gup Amelia Primavera del tribunale di Napoli: avrebbe ricevuto denaro e regali dall’imprenditore Paolo Viscione in cambio della promessa di rallentare e ”aggiustare” un’inchiesta a suo carico.
Dal 10 marzo scorso infine è indagato, insieme a Tremonti, per finanziamento illecito a singolo parlamentare, nell’inchiesta del pm Paolo Ielo della procura di Roma che gira intorno all’abitazione nel cuore della capitale in cui l’ex ministro dell’Economia ha abitato dal luglio 2010 all’estate del 2011. L’ipotesi dell’inchiesta è che l’imprenditore Angelo Proietti, titolare della Edil Ars, abbia pagato di tasca propria, tra 2008 ed il 2009, i 250mila euro di lavori eseguiti nell’immobile di 200 metri quadrati di via del Campo Marzio per entrare nelle grazie del ministro Tremonti e per consolidare il legame con Milanese il quale, in Sogei, aveva un peso specifico non indifferente in materia di nomine e di affidamento di appalti. Innocente fino al terzo grado di giudizio e a quanto pare alla prestigiosa scuola del ministero questo principio pare essere l’unica cosa che conti.
Una vicenda sulla quale però i senatori del Movimento 5 stelle della Commissione finanze e tesoro vogliono vederci chiaro, tant’è che stanno preparando un’interrogazione parlamentare al ministro Fabrizio Saccomanni. Una questione da approfondire anche perché da via XX Settembre fanno sapere che dell’incarico di Milanese non ne sanno nulla. Forse anche perché il sito della Scuola superiore dell’economia e delle finanze non brilla per trasparenza e fruibilità. Alla voce “docenti ordinari – ruolo ad esaurimento”, passando per il link “amministrazione trasparente”, il nominativo di Milanese è l’unico non cliccabile, fra quelli dei docenti in elenco: non è possibile, quindi, poter visionare il suo curriculum vitae al contrario degli altri colleghi. Ma non bisogna scoraggiarsi, si può ritentare più in basso dove si apre il documento pdf inerente l’elenco compensi per trovare anche il suo di nome. Con a fianco una retribuzione non proprio indifferente.