Dieci giornate di squalifica per insulti razzisti. E’ la stangata inflitta a Gaetano Iannini, giocatore del Matera (club che milita nella serie Dilettanti), colpevole di aver rivolto un “epiteto insultante espressivo di discriminazione razziale” ai danni di un giocatore avversario. L’episodio si è verificato domenica scorsa 4 agosto, durante la partita Sud Tirol – Matera, valida per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Nel corso del primo tempo, intorno al 20′, Iannini era stato espulso dopo gli insulti nei confronti di un giocatore della squadra di casa, Caleb Ekuban, ghanese di proprietà del Chievo Verona e in prestito al Sud Tirol. Il brutto episodio, comunque, non ha influenzato la prestazione dell’attaccante africano, che dopo circa un quarto d’ora ha segnato il gol dell’1-0. La partita si è conclusa con il punteggio di 2-0 in favore dei padroni di casa. Oggi, a distanza, di tre giorni, è arrivata la decisione del giudice sportivo. Una vera e propria ‘stangata‘, che costituisce la prima applicazione del nuovo articolo 11 del Codice di giustizia sportiva varato lo scorso 4 giugno. La nuova norma ha innalzato da 5 a 10 giornata la squalifica minima per “comportamenti discriminatori“.
Una decisione, però, che è stata giudicata eccessiva dal suo presidente, Saverio Columella: “Se il nostro giocatore ha sbagliato, è giusto che paghi. Ma, al di là di questo, mi sembra che la sanzione abbia anche connotazioni mediatiche“, ha detto il patron del Matera. Proseguendo: “Noi condanniamo completamente il comportamento del nostro atleta: l’insulto razzista è imperdonabile, abbiamo già provveduto a multare il giocatore per l’espulsione rimediata nella partita. “Ogni caso, però, va valutato in maniera specifica, il regolamento prevede che la squalifica di 10 giornate sia la sanzione massima. Se c’è un limite massimo di 10, non credo si debba partire per forza con il top. E’ la prima sanzione di questo tipo e, pertanto, deve essere esemplare. Mi sembra di rivedere le situazioni che si sono verificate quando entrò in vigore l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza in auto…”.
Iannini, centrocampista classe ’83 che in passato ha giocato anche fra i professionisti con le maglie di Nocerina e Casale, non è nuovo – comunque – a questo genere di episodi: nel 2012 aveva ricevuto un Daspo di 4 anni, con la contestazione dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, per aver aggredito la quaterna arbitrale nel corso di una partita di campionato contro la Virtus Entella.