Pesche, mele, prugne, kiwi vengono raccolti da circa un mese nelle campagne saluzzesi, provincia di Cuneo. Le braccia che se ne occupano sono per buona parte africane. Alcuni dei raccoglitori sono ospitati presso strutture messe a disposizione da Comune, Coldiretti e Caritas, circa 200. Per altri 500, o forse più, l’unica soluzione è un campo abusivo alla periferia della città. Gli africani vivono in baracche senza acqua corrente, elettricità e bagni. Il sindaco aveva ordinato lo sgombero del campo, ma i raccoglitori vi sono tornati. Nei giorni scorsi, per far fronte all’ondata di caldo, si sono toccati i 40°, i braccianti si sono allacciati alla rete idrica. Ieri il Comune ha deciso di tagliare l’acqua. La risposta è stata immediata, in centinaia si sono riversati per le strade occupando una delle arterie principali della città. Il sindaco ha deciso di ricevere una delegazione e di installare una nuova fontana “solamente per bere, non ci sarà la possibilità di usarla per fare la doccia”. Intanto la stagione della frutta è nel suo pieno, in molti arrivati da tutta Italia non hanno trovato un impiego e ogni mattina battono le campagne della provincia di Cuneo alla ricerca di lavoro per la giornata. La Lega Nord, all’opposizione in Comune, ma che governa Provincia e Regione, per bocca di Giorgio Bergesio (presidente del Consiglio provinciale di Cuneo) dice: “Vinceremo le prossime elezioni comunali e il prossimo anno non faremo arrivare i migranti”. “Come?” chiede un cronista, “questo non lo possiamo dire, lo scoprirete a elezioni fatte”. Il Sindaco Paolo Allemano (Lista di Centrosinistra) fa sapere che “stiamo prendendo accordi per portare il ministro Kyenge a Saluzzo, prima che termini la stagione” di Cosimo Carid
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