L'avviso è stato pubblicato sul principale sito di offerte sul web da un'infermiera di 29 anni che si rende disponibile a 100 euro al giorno (assicura 10 poppate). L'episodio provoca polemiche perché arriva poche settimane dopo l'ok alle nozze gay. La Società di neonatologia: "Ci sono rischi per la salute"
Ventinove anni. Professione: infermiera. Abita in un sobborgo di Parigi ed è disposta a spostarsi in tutta la Capitale per fornire il suo servizio. Quale? Allattare figli di coppie omosessuali, dopo che, lo scorso 18 maggio, in Francia è stato legalizzato il matrimonio delle coppie dello stesso sesso e la loro adozione di bambini. L’annuncio è comparso nei giorni scorsi su e-loue.com, un sito di successo Oltralpe, dove si affitta davvero di tutto, anche i propri seni… Ma la vicenda non è passata in sordina. Sta scatenando polemiche in rete, proteste ufficiali (la legge del Paese proibisce il commercio di latte materno), perfino sospetti che e-loue.com abbia inventato tutto per farsi pubblicità.
In effetti l’azienda non è nuova a colpi di scena di questo tipo, come quando dette vita a loueunepetiteamie.com, un sito per affittare la propria fidanzata. Stavolta, però, non sembra sia il caso, perché Alexandre Woog, direttore di e-loue.com, ha appena confermato il tutto all’agenzia di stampa Reuters. “Abbiamo verificato accuratamente l’annuncio della donna – ha detto – e abbiamo visto che era serio. E così abbiamo deciso di pubblicarlo”. Woog ha specificato che il sito non vuol prendere posizione ufficialmente a favore del provvedimento approvato da poco, che tanto subbuglio ha provocato in Francia. E ha rilevato che “anche la donna, all’origine dell’annuncio, non ha alcun messaggio politico da trasmettere. Vuole semplicemente rendere un servizio alla persona. E’ una sorta di modernizzazione del ruolo di nutrice”. Anche perché la proposta è quella di un business vero e proprio, con tanto di tariffario. L’infermiera si rende disponibile a 100 euro al giorno (e in una giornata dice di poter assicurare fino a dieci poppate). Oppure 20 euro per un’ora o 500 per un’intera settimana. Due coppie si sono già fatte avanti e fissato appuntamenti.
Al di là dei giudizi morali (che stanno fioccando su diversi siti francesi), esistono pure problemi giuridici. Perché il codice francese di salute pubblica (articolo L2323-1) proibisce esplicitamente di vendere latte materno. L’Associazione francese dei lactarium (le banche del latte materno) e la Società francese di neonatologia hanno messo in allerta i genitori dei neonati “sui rischi legati allo scambio di latte materno fra madri”, sottolineando che “si sconsiglia vivamente di utilizzare latte che non sia stato stoccato presso un lactarium”, con i controlli previsti in questi centri. Nonostante tutto questo, però, e-loue.com non ha ancora eliminato il suo annuncio. Vendesi, ancora, latte materno.