Secondo fonti parlamentari, i deputati ritorneranno a Montecitorio per incardinare il ddl di conversione del decreto approvato nei giorni scorsi e che inasprisce le pene contro la violenza sulle donne
Il decreto sul femminicidio, varato durante l’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, approderà a Montecitorio il 20 agosto. E’ quanto si apprende da fonti della Camera. Il 18 o il 19 il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e il testo dev’essere presentato in Parlamento entro cinque giorni dalla pubblicazione.
La Presidente della Camera sulla sua pagina Facebook aveva confermato poco prima l’intenzione di dover riconvocare i colleghi prima del rientro ufficiale: ”Nel salutare i deputati perla pausa estiva, ho ricordato che l’aula e le commissioni possono essere convocate, se necessario, in ogni momento. E’ prevedibile, infatti, che Montecitorio debba riunirsi già dopo il 20 agosto per la presentazione di un decreto. In ogni caso, la prossima seduta è fissata il 6 settembre”.
Critico il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che, sempre su Facebook, ha commentato: “Strano, sono uno dei vicepresidenti di turno e non mi hanno informato. Poi ho capito: la Presidente non conosce la differenza tra “mero adempimento” e lavori della Camera. Il 20 agosto la Camera non lavorerà. Ci sarà solo l’annuncio che arriva un Decreto dal Governo. Ed è un adempimento previsto per Legge che non c’entra nulla con i lavori dell’aula. In quella sede sarà letto in circa 2 minuti un testo che annuncia che il Governo ha emanato un Decreto Legge. Che tra l’altro deve essere analizzato prima dalle commissioni competenti e poi dall’aula”. L’accusa del deputato riguarda la procedura di convocazione e l’annuncio: “Se la Presidente vuole anticipare i lavori della Camera, riorganizzando il calendario, non ci sono problemi per noi, deve solo annunciarcelo. E a quel punto dovrebbe convocare almeno una conferenza dei capogruppo, perché siamo in democrazia. Se invece vogliamo vivere in media-crazia, convochiamo la conferenza dei capigruppo in uno studio televisivo e pubblichiamo gli ordini del giorno sui quotidiani nazionali”.
Le vacanze sono tema di discussione tra i politici, soprattutto dopo la polemica di Alessandro Di Battista, deputato del Movimento 5 Stelle che ha definito una vergogna “augurarsi buone vacanze in questo momento”. Parole a cui ha risposto la stessa Boldrini: ”Se facciamo un confronto con gli altri Parlamenti europei, questa volta l’Italia dà il buon esempio. L’emiciclo di Strasburgo si è fermato il 4 luglio per riaprire i battenti il 9 settembre, i due rami del Parlamento francese sono chiusi da metà luglio e i lavori riprenderanno il 10 settembre, la Camera dei Comuni del Regno Unito ha tenuto l’ultima seduta il 17 luglio e la prossima è convocata il 30 settembre. L’ultima seduta del Bundestag è stata il 28 giugno scorso e la riapertura non è stata ancora fissata”.