Un nuovo sbarco di migranti è avvenuto all’alba a Catania. Sei profughi sono morti, tra cui un ragazzo di età compresa fra i 13 e i 15 anni. I corpi sono sulla battigia della spiaggia del lungomare Plaia. Sul posto Guardia Costiera, Polizia e Carabinieri, per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e prestare soccorso.
I sei uomini sono morti durante uno sbarco annegando, nel tentativo di raggiungere la riva. Facevano di un gruppo di circa 120 migranti che erano a bordo di un piccolo motopeschereccio che si è arenato a 15 metri dalla riva. Secondo gli investigatori, volevano raggiungere la battigia per fuggire. Tra loro donne e anche bambini molto piccoli. Sono stati soccorsi dalle forze dell’ordine e dalla Guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l’identificazione e i soccorsi. Presente anche una squadra di sub, sommozzatori dei vigili del fuoco, che stanno controllando il peschereccio e cercando eventuali altre vittime rimaste sott’acqua. Sullo sbarco e la morte di 6 migranti il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha aperto un’inchiesta, che coordinerà personalmente. Il reato ipotizzato è, al momento, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo.
E l’ondata di migranti in arrivo in Sicilia non pare arrestarsi. Altri 40 profughi sono stati soccorsi dalla Guardia costiera al largo di Siracusa, dove nei giorni scorsi erano sbarcati i 120 migranti rifiutati da Malta. Fra loro 22 minori, un disabile e una persona che ha numerose fratture.