Dopo l’irruzione alla festa per la pedonalizzazione dei Fori imperiali, gli abitanti del Divino Amore si appellano direttamente a Papa Francesco contro la realizzazione del nuovo invaso destinato ad accogliere i rifiuti di Roma. Sei pullman, 400 persone: destinazione piazza San Pietro per l’Angelus. Non si ferma la protesta degli abitanti del Divino Amore (santuario nella periferia romana) contro la realizzazione della nuova discarica della Capitale che venerdì scorso ha avuto il via libera di Comune, Provincia e Regione. “Siamo qui per chiedere il sostegno del Pontefice perché – spiegano dal comitato – non si può realizzare l’opera in una zona abitata provocando l’inquinamento delle falde acquifere e danni all’economia e al territorio dell’agro romano”. Il comitato propone delle soluzioni alternative come “i siti militari lontani dalle case e l’implementazione della differenziata”. “Non crediamo alle istituzioni che hanno individuato il Divino Amore come una soluzione temporanea perché in questo paese quello che è temporaneo diventa poi definitivo come la discarica di Malagrotta che doveva essere chiusa anni fa”. A sostenere gli striscioni “Papa Francesco Aiuto” e “Scempio al Divino Amore” anche un gruppo di suore della zona di Annalisa Ausilio
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