“Ribadisco che troveremo una soluzione entro il 31 agosto”. Quella infatti è diventata la data che dovrebbe fare da crinale della storia del governo delle larghe intese, dopo il 30 luglio (diventato primo agosto) della sentenza del processo Mediaset. Ma se da una parte la condanna di Silvio Berlusconi non pare aver smosso granché (a parte accendere ulteriormente gli spiriti nella maggioranza), la partita dell’Imu potrebbe provocare ferite più profonde e lasciare cicatrici più visibili sul cammino dell’esecutivo guidato da Enrico Letta. Così ad oggi l’unica notizia è che non si sa cosa se ne farà, dell’imposta sugli immobili. Il presidente del Consiglio ha di nuovo ripetuto la formula che tiene cara ormai da settimane: “Troveremo una soluzione entro il 31”. La discussione potrebbe avere un’accelerazione già nel consiglio dei ministri del 23 agosto, ma al momento il limite del 31 è l’unica certezza. Per il resto si registrano solo le tante e diverse prese di posizione di membri del governo e parlamentari dei partiti che sostengono il governo. Tanto che l’avvertimento di Letta dall’Azerbaigian è stato rigirato a piacimento. Perfino dal vicepresidente Angelino Alfano che ha rovesciato il significato della frase del capo dell’esecutivo: “Letta è stato chiaro: se il governo va avanti l’Imu non si pagherà”.
“Gli italiani sanno per esperienza che l’Imu, comunque vada, lo pagheranno. Direttamente o indirettamente” scrive Beppe Grillo sul suo blog. In fondo all’articolo, però, il leader dei Cinque Stelle afferma che “la discussione ‘Imu sì-Imu no’ è stucchevole e offensiva farsa per chi è esodato, cassintegrato, disoccupato” perché “semplicemente non pagherà l’Imu per ragioni di forza maggiore. L’Imu sulla prima casa non va pagata”.
Baretta: “Verso cancellazione Imu di settembre”
In mezzo al polverone di una rissa che continua da settimane (Berlusconi ha picchiato duro l’ipotesi più concreta pare quella già adombrata dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni (che ha definito l’abolizione totale dell’imposta “iniqua e inefficace”) e di nuovo illustrata dal sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta (Pd) a Radio1: “Si può tranquillamente dire che, se il governo durerà, la rata Imu di settembre non verrà pagata e, da dicembre, l’ipotesi è di avere una nuova tassa che si chiamerà diversamente. Questa è la proposta che stiamo preparando si pensa a una nuova service tax che però doverebbe essere piu bassa della somma delle imposte che sostituirà. Per questo l’idea è di stanziare almeno 2 miliardi di euro per aiutare i Comuni”. Baretta ammette: “Le proposte su come superare l’Imu ci sono. Anche troppe. Il tempo stringe: entro la fine del mese dobbiamo azzerare la rata di giugno e decidere la soluzione migliore. È tempo che i partiti entrino nel merito ed anche il Pdl dica ciò che vuole e non solo ciò che non vuole”. Ecco che insomma la soluzione potrebbe essere la service tax: “C’è qualcuno che pensa che pur di togliere l’Imu a tutti, e per sempre, si possono aumentare ancora le tasse? O la benzina? Lo si dica chiaramente, senza nascondersi dietro gli slogan”.
Pd: “Cabina di regia non solo per Imu, ma per cambiare riforma Fornero”
Nessuno vuole una trattativa, ma nessuno cede di un centimetro. Il Pdl vuole l’abolizione totale dell’Imu? Il Pd vuole la correzione della riforma Fornero sulle pensioni: “Anche noi vogliamo che si convochi la cabina di regia del governo, non solo Brunetta – dice l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano – Ma, come dice la parola stessa, regia vuol dire mettere sul tavolo il complesso delle riforme che l’esecutivo intende attuare nel breve periodo. Quindi non solo l’Imu, ma anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e le correzioni alla riforma delle pensioni targata Fornero. Da qui si deve partire per distribuire equamente le risorse disponibili. Sarebbe curioso se, in un governo di coalizione, fossero soddisfatte le esigenze di una sola parte: in questo caso quelle esclusive del centrodestra, come pretenderebbero i pasdaran del Pdl”.
Il capogruppo del Pdl a Montecitorio Renato Brunetta, dopo aver dato dell’ “ignorantello violento” a Pippo Civati (che aveva definito l’Imu una “stronzata elettorale”), sembra dare ragione a Damiano, ma la polemica non manca: “Sarebbe curioso se in un governo di coalizione fossero soddisfatte solo le esigenze della sinistra. Ricordo a Damiano che ad oggi per la cassa integrazione in deroga è stato già stanziato 1 miliardo di euro, mentre per il rinvio del pagamento della prima rata dell’Imu sulla prima casa solo 20 milioni di euro. Evviva la cabina di regia”.
Delrio: “Letta non ha mai parlato di abolire l’Imu”
Tiene il punto il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio: “Mai detto che l’Imu andasse abolita del tutto. Vogliono davvero far cadere il governo per fare un regalo ai più ricchi? – afferma in un’intervista a Repubblica – Ho già polemizzato con Brunetta dopo la fiducia. Letta non ha mai parlato di abolire l’Imu, bensì ha evocato una revisione complessiva della tassazione immobiliare. I dossier economici, ultimo quello presentato da Saccomanni, non lasciano dubbi: i margini per l’abolizione sono stretti. Perché regalare due miliardi di euro al 7 per cento delle persone ricche quando, con quei soldi, possiamo far fronte alle emergenze dei cassintegrati, degli esodati, dei giovani in cerca di lavoro?”.
Tutti contro tutti: “Nessuna trattativa”, “Cerchiamo una mediazione”
Ma ormai è un dialogo tra sordi: “Il 23 o il 31 poco importa. Ciò che è essenziale è che il premier Letta mantenga fede agli impegni presi di fronte agli italiani e al patto politico che ha consentito la nascita del suo governo di larghe intese. Per il Pdl l’Imu è un punto dirimente. Da qui non si torna indietro. Nessuna mediazione è accettabile” rilancia Stefania Prestigiacomo. Al che Matteo Colannino risponde: “Sull’Imu bisogna trovare un punto di mediazione equilibrato ed equo e porre fine al clamore mediatico che alcuni alimentano su questa vicenda”. “Se cade il governo credo che l’Imu sia l’ultimo dei problemi” dice la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. “Letta metta a tacere i professionisti delle tasse” replica Maurizio Gasparri.
Scelta Civica si divide (di nuovo), Calderoli: “Imu incostituzionale”
Addirittura all’interno dei vari partiti si possono trovare coloriture diverse. Scelta Civica, alle prese con una spaccatura in corso (Casini vuole riabbracciare il Pdl), ha visto nei giorni scorsi parlare il suo leader Mario Monti in termini netti: “Basta con le richieste eccessive venate di prepotenza”. Oggi parla il ministro della Funzione Pubblica Giampiero D’Alia (espressione di Scelta Civica nel governo) e pronuncia parole che sono musica per le orecchie del Pdl: l’Imu, dichiara, è “una tassa che va eliminata, soprattutto nei confronti del ceto medio, che oggi si trova in una condizione di prelievo fiscale insopportabile”. Questo perché “c’è un accordo politico fatto in sede di nascita del Governo che va rispettato: Letta ha detto parole chiare in Parlamento quando si è discusso della fiducia. Credo che si stia lavorando in questa direzione”. E però c’è Benedetto Della Vedova, portavoce del partito di Monti, che usa toni molto diversi: “L’abolizione totale dell’Imu, che premierebbe le famiglie più ricche e con redditi più alti, costituirebbe una vera anomalia europea e sarebbe pagata proprio da redditi medio-bassi”. Tanto che finisce che a chiedere maggiore responsabilità sia il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli: “Basta con il gioco delle parti sull’Imu, perché state scherzando sulla pelle della gente. L’Imu sulla prima casa va abolita per tutti perché è incostituzionale”.
Politica
Imu, Letta: “Soluzione entro il 31 agosto”. Della riforma resta solo la data
Il presidente del Consiglio ribadisce che il governo arriverà a una posizione comune, ma intorno a lui continua la rissa tra Pd, Pdl e Scelta Civica. Brunetta: "Cabina di regia". Damiano: "Sì, ma correggiamo anche la riforma Fornero"
“Ribadisco che troveremo una soluzione entro il 31 agosto”. Quella infatti è diventata la data che dovrebbe fare da crinale della storia del governo delle larghe intese, dopo il 30 luglio (diventato primo agosto) della sentenza del processo Mediaset. Ma se da una parte la condanna di Silvio Berlusconi non pare aver smosso granché (a parte accendere ulteriormente gli spiriti nella maggioranza), la partita dell’Imu potrebbe provocare ferite più profonde e lasciare cicatrici più visibili sul cammino dell’esecutivo guidato da Enrico Letta. Così ad oggi l’unica notizia è che non si sa cosa se ne farà, dell’imposta sugli immobili. Il presidente del Consiglio ha di nuovo ripetuto la formula che tiene cara ormai da settimane: “Troveremo una soluzione entro il 31”. La discussione potrebbe avere un’accelerazione già nel consiglio dei ministri del 23 agosto, ma al momento il limite del 31 è l’unica certezza. Per il resto si registrano solo le tante e diverse prese di posizione di membri del governo e parlamentari dei partiti che sostengono il governo. Tanto che l’avvertimento di Letta dall’Azerbaigian è stato rigirato a piacimento. Perfino dal vicepresidente Angelino Alfano che ha rovesciato il significato della frase del capo dell’esecutivo: “Letta è stato chiaro: se il governo va avanti l’Imu non si pagherà”.
“Gli italiani sanno per esperienza che l’Imu, comunque vada, lo pagheranno. Direttamente o indirettamente” scrive Beppe Grillo sul suo blog. In fondo all’articolo, però, il leader dei Cinque Stelle afferma che “la discussione ‘Imu sì-Imu no’ è stucchevole e offensiva farsa per chi è esodato, cassintegrato, disoccupato” perché “semplicemente non pagherà l’Imu per ragioni di forza maggiore. L’Imu sulla prima casa non va pagata”.
Baretta: “Verso cancellazione Imu di settembre”
In mezzo al polverone di una rissa che continua da settimane (Berlusconi ha picchiato duro l’ipotesi più concreta pare quella già adombrata dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni (che ha definito l’abolizione totale dell’imposta “iniqua e inefficace”) e di nuovo illustrata dal sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta (Pd) a Radio1: “Si può tranquillamente dire che, se il governo durerà, la rata Imu di settembre non verrà pagata e, da dicembre, l’ipotesi è di avere una nuova tassa che si chiamerà diversamente. Questa è la proposta che stiamo preparando si pensa a una nuova service tax che però doverebbe essere piu bassa della somma delle imposte che sostituirà. Per questo l’idea è di stanziare almeno 2 miliardi di euro per aiutare i Comuni”. Baretta ammette: “Le proposte su come superare l’Imu ci sono. Anche troppe. Il tempo stringe: entro la fine del mese dobbiamo azzerare la rata di giugno e decidere la soluzione migliore. È tempo che i partiti entrino nel merito ed anche il Pdl dica ciò che vuole e non solo ciò che non vuole”. Ecco che insomma la soluzione potrebbe essere la service tax: “C’è qualcuno che pensa che pur di togliere l’Imu a tutti, e per sempre, si possono aumentare ancora le tasse? O la benzina? Lo si dica chiaramente, senza nascondersi dietro gli slogan”.
Pd: “Cabina di regia non solo per Imu, ma per cambiare riforma Fornero”
Nessuno vuole una trattativa, ma nessuno cede di un centimetro. Il Pdl vuole l’abolizione totale dell’Imu? Il Pd vuole la correzione della riforma Fornero sulle pensioni: “Anche noi vogliamo che si convochi la cabina di regia del governo, non solo Brunetta – dice l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano – Ma, come dice la parola stessa, regia vuol dire mettere sul tavolo il complesso delle riforme che l’esecutivo intende attuare nel breve periodo. Quindi non solo l’Imu, ma anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e le correzioni alla riforma delle pensioni targata Fornero. Da qui si deve partire per distribuire equamente le risorse disponibili. Sarebbe curioso se, in un governo di coalizione, fossero soddisfatte le esigenze di una sola parte: in questo caso quelle esclusive del centrodestra, come pretenderebbero i pasdaran del Pdl”.
Il capogruppo del Pdl a Montecitorio Renato Brunetta, dopo aver dato dell’ “ignorantello violento” a Pippo Civati (che aveva definito l’Imu una “stronzata elettorale”), sembra dare ragione a Damiano, ma la polemica non manca: “Sarebbe curioso se in un governo di coalizione fossero soddisfatte solo le esigenze della sinistra. Ricordo a Damiano che ad oggi per la cassa integrazione in deroga è stato già stanziato 1 miliardo di euro, mentre per il rinvio del pagamento della prima rata dell’Imu sulla prima casa solo 20 milioni di euro. Evviva la cabina di regia”.
Delrio: “Letta non ha mai parlato di abolire l’Imu”
Tiene il punto il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio: “Mai detto che l’Imu andasse abolita del tutto. Vogliono davvero far cadere il governo per fare un regalo ai più ricchi? – afferma in un’intervista a Repubblica – Ho già polemizzato con Brunetta dopo la fiducia. Letta non ha mai parlato di abolire l’Imu, bensì ha evocato una revisione complessiva della tassazione immobiliare. I dossier economici, ultimo quello presentato da Saccomanni, non lasciano dubbi: i margini per l’abolizione sono stretti. Perché regalare due miliardi di euro al 7 per cento delle persone ricche quando, con quei soldi, possiamo far fronte alle emergenze dei cassintegrati, degli esodati, dei giovani in cerca di lavoro?”.
Tutti contro tutti: “Nessuna trattativa”, “Cerchiamo una mediazione”
Ma ormai è un dialogo tra sordi: “Il 23 o il 31 poco importa. Ciò che è essenziale è che il premier Letta mantenga fede agli impegni presi di fronte agli italiani e al patto politico che ha consentito la nascita del suo governo di larghe intese. Per il Pdl l’Imu è un punto dirimente. Da qui non si torna indietro. Nessuna mediazione è accettabile” rilancia Stefania Prestigiacomo. Al che Matteo Colannino risponde: “Sull’Imu bisogna trovare un punto di mediazione equilibrato ed equo e porre fine al clamore mediatico che alcuni alimentano su questa vicenda”. “Se cade il governo credo che l’Imu sia l’ultimo dei problemi” dice la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. “Letta metta a tacere i professionisti delle tasse” replica Maurizio Gasparri.
Scelta Civica si divide (di nuovo), Calderoli: “Imu incostituzionale”
Addirittura all’interno dei vari partiti si possono trovare coloriture diverse. Scelta Civica, alle prese con una spaccatura in corso (Casini vuole riabbracciare il Pdl), ha visto nei giorni scorsi parlare il suo leader Mario Monti in termini netti: “Basta con le richieste eccessive venate di prepotenza”. Oggi parla il ministro della Funzione Pubblica Giampiero D’Alia (espressione di Scelta Civica nel governo) e pronuncia parole che sono musica per le orecchie del Pdl: l’Imu, dichiara, è “una tassa che va eliminata, soprattutto nei confronti del ceto medio, che oggi si trova in una condizione di prelievo fiscale insopportabile”. Questo perché “c’è un accordo politico fatto in sede di nascita del Governo che va rispettato: Letta ha detto parole chiare in Parlamento quando si è discusso della fiducia. Credo che si stia lavorando in questa direzione”. E però c’è Benedetto Della Vedova, portavoce del partito di Monti, che usa toni molto diversi: “L’abolizione totale dell’Imu, che premierebbe le famiglie più ricche e con redditi più alti, costituirebbe una vera anomalia europea e sarebbe pagata proprio da redditi medio-bassi”. Tanto che finisce che a chiedere maggiore responsabilità sia il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli: “Basta con il gioco delle parti sull’Imu, perché state scherzando sulla pelle della gente. L’Imu sulla prima casa va abolita per tutti perché è incostituzionale”.
B.COME BASTA!
di Marco Travaglio 14€ AcquistaArticolo Precedente
Letta: “Ridotte del 25% le auto blu, dimezzate le ore dei voli di Stato”
Articolo Successivo
Berlusconi, Napolitano prepara una risposta al Pdl sull’incandidabilità
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Starmer chiede “pressioni su Putin” e annuncia una “riunione militare” dei Paesi ‘volenterosi’. Meloni: “L’Italia non invierà truppe. Lavoriamo con Ue e Usa”
Mondo
Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
Cronaca
Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.